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Vittoria LAV a tutela sei diritti dei vegani.

Vittoria LAV a tutela sei diritti dei vegani.

Ministero della salute interviene su ragioni e comuni per il rispetto delle linee guida sulla refezione scolastica.

“Non è una malattia, non serve il certificato medico per la scelta vegana dei bambini a scuola, comuni adeguino“.Prima importante vittoria della LAV a tutela dei diritti dei vegani, di chi sceglie un’alimentazione priva di sofferenze per gli animali.

Non è necessaria infatti alcuna certificazione medica per poter far accedere un bambino a un menu alternativo come quello senza ingredienti animali nella ristorazione scolastica. Basta, come per tutti gli altri bambini, di una dichiarazione dei genitori.

E dopo una prima Nota alle Regioni inviata dal Ministero della Salute qualche giorno fa affinché vengano rispettate le Linee Guida Ministero-Regioni-Comuni in vigore dal 2010, “nei prossimi giorni ne faremo ancora più determinate e puntuali”.

 

lavLo ha detto ieri in Commissione Affari Sociali alla Camera il Sottosegretario Vito De Filippo in risposta all’interrogazione presentata dall’On. Beatrice Brignone (Possibile)

La vicenda era nata da una recente ricerca di Paola Segurini, responsabile LAV – Area Scelta Vegan che aveva evidenziato come Regioni come l’Emilia Romagna e Comuni come Torino, Parma, Bologna, Ferrara e Rimini, tra gli altri, violassero le Linee Guida di Indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica sottoscritte sei anni fa anche da Regioni e Comuni, pubblicate in Gazzetta Ufficiale, che a pagina 22 recitano testualmente: “Vanno assicurate anche adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali. Tali sostituzioni non richiedono certificazione medica, ma la semplice richiesta dei genitori”

 

Qualsiasi tipo di alimentazione deve essere equilibrata e la scelta vegana è ormai riconosciuta e accreditata dai principali Istituti scientifici indipendenti, che la ritengono adeguata dal punto di vista nutrizionale. – commenta Paola Segurini – Ora i Comuni devono adeguarsi alle Linee Guida nazionali, peraltro redatte anche con l’Istituto Nazionale della Nutrizione, organismo ufficiale, e seguire i positivi esempi rappresentati da Milano e La Spezia”.

Non potremo più assistere ad allontanamenti di bambini vegani dalle scuole, come successo lo scorso anno a Bolzano quando fu allontanato un bimbo da un asilo nido: una decisione irresponsabile, smentita dalla positiva pronuncia per la famiglia, rappresentata dalla sentenza del TAR che l’ha riammesso”, conclude Paola Segurini.

 

13 aprile 2016

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