Troppa tecnologia e alimentazione scorretta i veri nemici della buonanotte
Milano, 18 marzo 2015 – Durante la settimana dedicata al dormire bene, l’attenzione è rivolta al legame tra sonno, alimentazione e tecnologia. Sono oltre 12 milioni gli italiani che, secondo l’Associazione italiana per la medicina del sonno, hanno problemi a dormire. Andare a letto troppo tardi, mangiare troppo e con la sbagliata frequenza o circondarsi di tecnologia sono certamente nemici di un sonno tranquillo.
ALIMENTAZIONE
Tra le possibili ragioni dell’insonnia, l’alimentazione scorretta è certamente da menzionare tra una delle cause più impattanti, non solo in termini di qualità dei cibi che vengono consumati durante la giornata ma anche e soprattutto in termini di tempi e quantità.
“Cene abbondanti e protratte nel tempo possono esacerbare il problema: un pasto troppo ricco aumenta il flusso di sangue all’apparato digerente, invitando lo stomaco a secernere più acido gastrico e costringendo il pancreas e i muscoli intestinali lavorare di più. Tutto questo stimola il nostro organismo invece di calmarlo” spiega il dott. Giuseppe Fatati, direttore scientifico dell’Osservatorio Nestlé Fondazione – ADI.
Importantissimo quindi non saltare i pasti durante la giornata per evitare di arrivare all’ora della cena affamatissimi. I dati dello scenario emerso dalla VI edizione dell’Osservatorio Nestlé-Fondazione ADI, dimostrano che ancora il 27% degli italiani non consuma i pasti principali della giornata in maniera regolare e solo il 73% quindi, dichiara di non saltarli quasi mai durante la settimana.
TECNOLOGIA
Alimentazione, sonno e… tecnologia. Ebbene sì. Una causa molto importante della perdita di sonno è certamente la cattiva gestione del tempo sia nei momenti dedicati ai pasti principali sia in quelli dedicati al riposo. I dati dell’Osservatorio Nestlé-Fondazione ADI evidenziano uno scorretto utilizzo di tv e pc, soprattutto tra i più giovani: 1 ragazzo su 5 usa il cellulare mentre sta a tavola e solo 2 ragazzi su 3
conversano con gli altri commensali. Il 30% dei giovani passa più di 2 ore al giorno davanti alla TV, ma non solo, ben il 45% di loro ha la televisione in camera da letto. Cosa comporta questa “indigestione” di tecnologia?
“Le luci artificiali dei diversi dispositivi elettronici possono influenzare il rilascio naturale della melatonina inibendo i neuroni del cervello che facilitano il sonno e allertando invece quelli dell’attenzione” spiega il dott. Giuseppe Fatati, direttore scientifico dell’Osservatorio Nestlé Fondazione – ADI.
Il consiglio migliore rimane quello di cenare in maniera leggera ma soddisfacente e di spegnere tutti i dispositivi elettronici prima di andare a dormire a vantaggio del nostro sonno e della nostra salute.
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