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Pienone negli agriturismi, complice il tempo buono previsto

Pienone negli agriturismi, complice il tempo buono previsto

Tutto esaurito per i pranzi di Pasqua e Pasquetta. Una media del +10% per i soggiorni, con punte di overbooking. Persistono forti i problemi nelle regioni toccate dai recenti terremoti

Boom negli agriturismi, in particolare per quelli che offrono ristorazione, per questa Pasqua ‘alta’ e per i primi ponti. Lo stivale si divide: al Centro/ Sud prevalenza di italiani e famiglie, al Nord fioccano le prenotazioni straniere con in testa tedeschi, austriaci, olandesi, belgi e svizzeri. «Il binomio turismo ed enogastronomia è decisamente vincente – mette in evidenza Cosimo Melacca, presidente di Agriturist – ed un primato tutto italiano che attira il turismo internazionale e spinge il consumo di prodotti “made in Italy” ».

Si conferma così il successo della vacanza in campagna per le belle giornate di primavera. Fanno da traino, in particolare, l’ospitalità familiare, la buona cucina e la vicinanza alle città d’arte, le attività agro culturali e il relax/benessere. Sono più di 17.000, ricorda l’associazione agrituristica di Confagricoltura, le aziende dove è possibile dormire: un’offerta che sfiora i 200.000 posti letto. Oltre 8.200 sono quelle dove si può piantare la tenda o parcheggiare il camper. Sono 10.000 i ristori agrituristici dove mangiare e 3600 quelli dove poter degustare vini, salumi, conserve, formaggi e altri prodotti alimentari, per un totale che supera 350.000 strutture.

«Il nostro Osservatorio sul territorio – rileva il presidente di Agriturist (Confagricoltura), Cosimo Melacca – ci conferma che, contrariamente agli altri anni, gli stranieri hanno anticipato le vacanze soprattutto nell’area settentrionale del Paese attirati dalle bellezze naturali, dalla cultura e dal buon cibo, che rendono la vacanza enogastronomica nelle aziende agricole memorabile». In Friuli Venezia Giulia gli agriturismi sono esauriti, in prevalenza da austriaci, per il week end di Pasqua e, addirittura, si respingono richieste. In Lombardia sono le strutture vicino i laghi, Garda in testa, a fare la parte del leone e ad attirare i primi stranieri. Comunque positivo il trend generale, spinto dalla voglia di natura e di alimentarsi in modo sano e di qualità.

In Veneto, in particolare, le presenze sono aumentate. L’osservatorio di Agriturist conferma che sono gli italiani a preferire la campagna per Pasqua e Pasquetta, anche se si registra una crescita della presenza di turisti tedeschi, austriaci e svizzeri attirati dalle molte attività collaterali organizzate dagli imprenditori agricoli. Tira aria buona anche in Piemonte, che mette a segno un più 20% rispetto allo scorso anno. Aumentano le presenze degli stranieri, che soggiornano almeno tre notti. L’agriturismo tiene e migliora anche Liguria, dove piace soprattutto l’agricampeggio.

In Toscana, storicamente, non è certamente la Pasqua a fare la differenza con gli altri periodi e continua ad essere utilizzato il last minute. In Emilia Romagna vince la buona tavola e le presenze aumentano tra il 5 e il 10%, grazie proprio alla ‘Pasqua alta’. Trend decisamente positivo in Calabria grazie al bel tempo. Si segnala un più 10% rispetto allo scorso anno e si registrano molti ‘ritorni’, che confermano la qualità delle strutture. La Puglia continua a crescere, confermando il suo forte appeal. La Sicilia attira, anche per Pasqua, turisti da Germania, Spagna, Olanda e Belgio e segna, nel complesso, un +10%. Stabile, con punte di crescita, il trend di presenze in Campania e Sardegna. «Ma il vero problema restano gli agriturismi delle aree terremotate e delle zone limitrofe – conclude Melacca –. Un danno economico fortissimo per gli imprenditori che, oltre ai danni alle strutture scontano, nonostante i loro sforzi, la mancanza di prenotazioni».

Roma, 13 aprile 2017

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