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FEM_Italian Taste, al via il reclutamento dei "giudici" per studiare le preferenze alimentari

FEM_Italian Taste, al via il reclutamento dei “giudici” per studiare le preferenze alimentari

Al via alla FEM il terzo e ultimo anno dello studio sulle preferenze alimentari degli italiani

 

(s.c.) Alla Fondazione Mach riprendono i test del progetto Italian Taste, promosso dalla Società Italiana di Scienze Sensoriali e finalizzato a studiare i fattori che condizionano le scelte alimentari degli italiani. In queste settimane è iniziato il reclutamento degli ultimi volontari che saranno chiamati a partecipare ai test nel laboratorio sensoriale a San Michele all’Adige previa prenotazione on line. Tre gli appuntamenti in programma: 22-23 febbraio e 20-21 marzo dalle ore 17 alle ore 19 e 7-8 marzo dalle 14 alle 16. La partecipazione allo studio prevede come unico requisito di avere un’età compresa tra 20 e 60 anni e consiste in 2 incontri della durata di due ore ciascuno.

La comprensione di quanto il gusto individuale interagisca con fattori ambientali e socioculturali nel determinare lo sviluppo delle preferenze, potrà contribuire a superare le barriere che ostacolano il consumo di alimenti sani ed equilibrati. Il progetto vede la collaborazione delle principali università e centri di ricerca italiani, pubblici e privati, e prevede il coinvolgimento di 3000 soggetti in tre anni, dei quali saranno raccolte informazioni relative alle preferenze alimentari, alla sensibilità ai gusti, ai comportamenti ed alcuni tratti psicologici correlabili con le scelte alimentari. I primi due anni di progetto si sono conclusi con successo: 2400 soggetti a livello nazionale e 176 alla Fondazione Mach.
Il profilo dei volontari trentini.

Da giugno 2015 FEM ha contribuito con un gruppo di 176 persone, ben distribuite per genere (50%, 50%), con età media di 39 anni le femmine e 40 i maschi. L’87 % dei partecipanti risiede in provincia di Trento, il restante nelle province limitrofe (3 % da Bolzano e il 4 % dal Veneto); il 38 % ha un diploma di scuola secondaria, il 39% la laurea e un ulteriore 19 % un titolo post laura. 1 su 2 dei partecipanti è sposato o convive e 1 su 3 lavora o studia alla FEM. La metà dei volontari coinvolti non aveva mai partecipato a test sensoriali. Tantissime altre sono le informazioni raccolte sugli “Italian Taster” e un quadro completo sarà disponibile alla fine del progetto.

Utilità del progetto. Il progetto permetterà di individuare le differenze che esistono tra individui appartenenti alla stessa cultura gastronomica relativamente alla percezione dei prodotti alimentari e a come questa condizioni le preferenze e le scelte alimentari. Inoltre, il progetto individuerà, da un lato, quali varianti genetiche e fenotipiche sono collegate alla percezione sensoriale, e dall’altro quali conseguenze esse determinano in termini di gradimento, preferenza e scelte alimentari. Verranno infine valutati gli effetti dei fattori psicologici, cognitivi e socio-demografici che possono condizionare i comportamenti alimentari.

Perché partecipare? Per contribuire a questo importante studio che permetterà di conoscere i fattori che influenzano le nostre scelte alimentari e suggerire strategie per migliorare le abitudini alimentari. Avrai inoltre la possibilità di entrare in un laboratorio sensoriale e conoscere le ricerche condotte in questo settore. A tutti i partecipanti sarà inviato un sintetico report relativo ad alcune delle risposte fornite durante il test: due parametri fisiologici (la densità di papille gustative e la sensibilità al PROP) e un tratto psicologico (la neofobia, cioè la riluttanza ad assaggiare cibi nuovi) che influenzano la percezione degli alimenti e le nostre preferenze. Per ognuna di queste informazioni il dato sarà fornito confrontato con la distribuzione dei responsi a livello nazionale.

San Michele all’Adige, mercoledì 15 febbraio 2017

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