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Dall’olio in gelatina all’estrazione con microonde e ultrasuoni - Domani a Ostuni il Biol apre con l’innovazione e un convegno sulla Xylella declinata in chiave bio

Dall’olio in gelatina all’estrazione con microonde e ultrasuoni – Domani a Ostuni il Biol apre con l’innovazione e un convegno sulla Xylella declinata in chiave bio

Fino a lunedì, nell’ex macello, una Cittadella dell’olio per il concorso tra i migliori oli ecocompatibili al mondo, con mostre, corsi di assaggio, laboratori, degustazioni, itinerari. I dati del settore

OSTUNI (Br) – Dall’olio extravergine in forma di gelatina alla sua estrazione attraverso microonde e ultrasuoni; dalle sperimentazioni fra il nutrizionale e il farmaceutico ai nuovi trattamenti naturali delle olive da tavola. Si chiama Biolinnova, raccoglie le ultime frontiere della ricerca in olivicoltura bio condotte da Università ed Enti, e sarà la novità del XXII Premio Biol, il concorso internazionale degli oli biologici che apre i battenti domani – sabato 19 – a Ostuni. Cinque i progetti selezionati: cinque best practices italiane – condotte in Puglia dall’Ateneo di Foggia, in Calabria da Arsac, in Basilicata da Agrobios e in Sardegna da Agris, con due ricerche – incentrate su oli e olivicoltura sperimentali, fra innovazioni di prodotto e di filiera, uniti dal filo rosso della sostenibilità ambientale.

Ma il sipario sulla tre-giorni del Biol si aprirà anche all’insegna della Xylella, declinata in chiave bio. Prima però il taglio del nastro, alle 10.30 nella Cittadella Biol allestita nell’ex macello comunale (Centro Polifunzionale Gal Alto Salento, SS 16, km 876, C.da Li Cuti, 4). Interverranno tra gli altri l’assessore regionale all’Agricoltura Leonardo Di Gioia, il presidente della Camera di Commercio di Bari Alessandro Ambrosi, il sindaco di Ostuni Gianfranco Coppola, il presidente del Parco Dune Costiere Enzo Lavarra, oltre al coordinatore del Biol Nino Paparella.

All’insediamento della giuria internazionale coordinata dal capopanel Alfredo Marasciulo, che valuterà 350 oli da 15 Paesi, seguirà la visita agli spazi della struttura – aperta fino a lunedì dalle 10 alle 19, ingresso gratuito, programma completo su premiobiol.it; fb: 22° Premio Biol – che ospiteranno anche la mostra degli oli in concorso, corsi di assaggio e degustazioni di olio, miele e pane, laboratori ecosostenibili, ristorazione bio, partenze di bioitinerari e incontri. Il principale alle 17.30: la tavola rotonda “La difesa dell’olivo biologico e la Xylella”, che aggiornerà produttori e operatori sulle ultime novità in materia. Parteciperanno Antonio Guario, agronomo fitoiatra; Silvio Schito, Osservatorio Fitosanitario – Regione Puglia; Pierfederico La Notte, Istituto Virologia Vegetale CNR; Francesco Porcelli, Entomologia e Zoologia – Di.S.S.P.A. Università di Bari; moderatore Roberto De Petro, presidente AISA – Stampa Agricola Agroalimentare Ambientale. Un appuntamento che, con Biolinnova, costituisce dunque un doppio richiamo per gli operatori bio di un territorio come quello pugliese, strategico nella produzione nazionale. Come testimoniano i numeri diffusi dal Biol, evento organizzato dal CiBi, e promosso dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia, Camera di Commercio di Bari e Comune di Ostuni.

I dati del settore – In base al rapporto annuale Sinab 2016, infatti, se gli operatori biologici italiani sono 60mila, quelli pugliesi sono 6.685 (+ 1,3%), il 70% dei quali opera nel settore olivicolo. Dei 179.886 ettari di oliveti biologici in Italia, 52.698 si estendono in Puglia: ovvero il 30% dell’olivicoltura bio nazionale (e il 14% dell’intera olivicoltura pugliese, pari a 380mila ettari). Di fatto, la Puglia si conferma seconda regione olivicola bio in Italia (dopo la Calabria, con 57.665 ha). In generale, la Puglia ha il 14% della superficie agricola regionale coltivata secondo il metodo di produzione biologica (pari a 177mila ettari, dato inferiore solo alla Sicilia). La superficie bio-olivicola regionale produce (stime Biol) 20mila tonnellate di olio biologico, per 80 milioni di euro in valore commerciale: circa 20 milioni in più rispetto a quanto ricaverebbero gli operatori se non lavorassero in regime biologico, ma convenzionale.

Il Premio Biol è patrocinato da Ministero delle Politiche agricole, Ifoam e AgribioMediterraneo. Partner: Ente Parco delle Dune Costiere, Gal Alto Salento, Università di Bari e di Foggia, Associazione Dialoghi Fluidi, Fondazione Dieta Mediterranea, Itas Pantanelli di Ostuni, Chemiservice, Consorzio Puglia Natura, Biolitalia, Agap, Rete Utile Buono e Bio.

Cittadella Biol-Ex macello: adiacente staz. Eni ingr. Ostuni C.so Mazzini. Coord: 40.733685, 17.567246

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