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Cesarine.it dal Friuli alla Sicilia, sono oltre 200 le depositarie della vera cucina italiana

Cesarine.it dal Friuli alla Sicilia, sono oltre 200 le depositarie della vera cucina italiana

Si chiama home food tourism ed è la nuova tendenza che permette di scoprire territori e tradizioni

Squisite zuppe imperiali, gustosi tortelli di patate e magnifiche rose di Parma: sono gli antichi piatti, a volte quasi dimenticati, cucinati da Mario Antonio nella sua casa di Bologna in cui accoglie e organizza corsi, per insegnare a cucinare le perfette tagliatelle al ragù ai turisti da tutto il mondo. E ancora, i classici pici all’aglione, primo piatto di estrazione contadina abbinato a quattro bicchieri di Barolo in caso di anemia e due di ottimo Chianti per carenze di affetto se si capita nella casa, e nella cucina, di Barbara di Montepulciano che propone un vino per ogni malattia. C’è poi Mara da Forlì che da oltre 20 anni invita a cena le compagnie teatrali di passaggio per la sua città a cui propone i suoi crostini della nonna, tortelli alle erbe di stagione e ossicini di pollo fritti gustati da Rossella Falck, Giorgio Gaber, Alessandro Gasman e Michele Placido.

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Questi sono solo tre rappresentanti dell’esercito delle 200 Cesarine (e Cesarini) che, dal Friuli alla Sicilia, offrono al turista e al concittadino “nostalgico” gli autentici sapori del territorio italiano: cuoche per passione e per diletto che aprono le loro case e le loro tavole dando vita a un itinerario del gusto che ha dato il via all’homefood tourism Made in Italy.

Un vero e proprio fenomeno culturale molto apprezzato dal turista straniero in cerca di autenticità ed esperienze della tradizione italiana. Provengono da Francia, UK e USA i clienti tipici di questa rete di cuoche-massaie che aprono le porte della loro casa e che, attraverso la loro cucina, raccontano e condividono la sua storia e una parte del patrimonio culturale italiano. Un modo alternativo per i turisti di apprezzare le eccellenze enogastronomiche del Belpaese e scoprire le sue storie.

Ambasciatrici del gusto e dei valori delle culture regionali del territorio a cui sono legate le Cesarine sono state “adottate” oltreoceano: celebrate più di una volta dal New York Times, ospiti delle sedi americane di Google per insegnare i segreti della cucina italiana e ambasciatrici poche settimane fa, a New York, della “Settimana della cucina italiana nel mondo”. L’organizzazione Home Food Cesarine nasce con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e con la collaborazione della Regione Emilia-Romagna e di Egeria Di Nallo – antropologa, docente di sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Bologna – per tramandare di generazione in generazione la tradizione cucinaria dei nostri territori, riscoprendo e salvaguardando anche i cosiddetti cibi e piatti “dimenticati”.

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Perché ogni regione d’Italia custodisce l’essenza unica, più vera del suo territorio, i profumi della sua terra, i sapori dei suoi prodotti e le usanze tramandate di generazione in generazione. Un canovaccio irripetibile di storie, ricette e convivialità il cui principio di partenza è che il prodotto tipico, senza la cultura cucinaria della tradizione, non raggiungerebbe la perfezione. E chi sono i depositari dell’antico sapere della nostra cucina? Le famiglie italiane e le Cesarine, che delle famiglie del loro patrimonio di ricette, sono la memoria.

Cuoche per passione e autentiche vestali della cucina, questa rete di signore (e signori) – una età compresa tra i 40 e i 70 anni, dislocate su tutto il territorio nazionale – dopo essersi ri-organizzate e avere aggiornato la loro piattaforma di prenotazione  “ripartono” con nuovo slancio diventando il crocevia di tutti coloro che l’Italia la vogliono scoprire e conoscere anche attraverso sapori e tradizioni delle mille e più ricette italiane. Un collage di storie, volti e abilità che diventa anche un itinerario di sapori e di saperi che dalle Alpi attraverso la laguna veneziana e le città del nord conduce verso sud, percorrendo l’entroterra toscano per raggiungere l’Umbria, la Capitale, spingendosi fino alla Sicilia ed un’esperienza che è un unico grande racconto popolare di quel che resta dei nostri ricordi gastronomici da ritrovare; un vero e proprio patrimonio artistico meno visibile, ma altrettanto ricco di sfumature, che consente di girare l’Italia attraverso le tavole di un unico, grande e vario, ristorante diffuso.

Le Cesarine sono una rete di signore dislocate su tutto il territorio nazionale e selezionate da Home Food, un’associazione fondata nel 2004 -con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e con la collaborazione dell’Università di Bologna- dalla antropologa Egeria di Nallo. Ad oggi sono più di 200 le Cesarine – che un tempo era il nome comune dato alle massaie romagnole- che organizzano nelle loro case, in più di 90 città italiane, piccoli e grandi eventi culinari per deliziare il palato di coloro che sono alla ricerca di tradizioni cucinarie spesso dimenticate. Vere e proprie custodi di un patrimonio enogastronomico sommerso, le Cesarine mettono la loro esperienza a diposizione degli ospiti per regalare un’esperienza autentica, all’insegna della qualità e del gusto.

Milano, 19 gennaio 2017

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