Statistiche web
A Eurocarne «Butchers for children», i macellai dal cuore d’oro

A Eurocarne «Butchers for children», i macellai dal cuore d’oro

L’associazione costituita da Dario Cecchini raccoglie fondi e presenta le iniziative del 2015

La 26ª edizione di Eurocarne, rassegna internazionale dedicata al comparto carneo, mostra anche il cuore della solidarietà. Al padiglione 12, stand E2, c’è «Butchers for children», l’associazione fondata nel 2001 da Dario Cecchini, istrionico macellaio di Panzano in chianti, che aggrega oltre 200 macellai di tutta Italia, che periodicamente si riuniscono e organizzano eventi di beneficienza. In questi anni hanno raccolto oltre 600mila euro, destinati a diversi progetti rivolti comunque ai bambini. Nella provincia dove si tiene l’evento, i «Butchers for children» devolvono poi la somma a sostegno di una finalità benefica.

butchers for children

«A metà giugno inaugureremo il primo parco giochi per i bambini a Bomporto di Modena, ci stiamo lavorando da due anni, per una zona colpita prima dal sisma nel 2012 e poi dall’alluvione – dice Roberto Papotti, macellaio di Fossoli di Carpi (Modena) e una delle anime del movimento -. Naturalmente le giostre avranno forme di animali».

I «Butchers for children» sono a Eurocarne, dove dividono lo stand con la rivista Eurocarni diretta da Elena Benedetti, che da sempre sostiene l’associazione con ampi reportage, per vendere magliette e borse termiche a scopo benefico e per presentare due iniziative che terranno nel 2015: il 28 giugno al Museo della Bilancia di Campogalliano, dove allestiranno una mostra sulla macelleria dai primi del Novecento a oggi e il 27 settembre, dove organizzeranno una grande festa a Milano, patrocinata da Expo.

Data la provenienza, per descrivere l’associazione costituita da soli macellai, Papotti scomoda la favola del calcio. «Butchers for children sono come il Carpi neopromosso in A – sostiene – perché anche noi macellai siamo stati in grado, in questi anni, di raggiungere risultati che mai avremmo pensato di ottenere. Proprio come il Carpi, un sogno».

Il futuro della macelleria, Papotti lo vede all’insegna del dinamismo. «Noi puntiamo sulla grande professionalità, attraverso corsi di formazione, iniziative con i colleghi e con i clienti, per diffondere la cultura della carne – rivela Papotti -. Oltre alla carne fresca, ai pronti a cuocere, ai preparati già cotti, oggi le macellerie devono essere in grado di accogliere i giovani, fornendo nuovi servizi, dal ristorante al fast food, dagli aperitivi ai prodotti a chilometri zero». Senza dimenticare, naturalmente, la solidarietà.

Fonte: Servizio Stampa Eurocarne-Veronafiere

Vuoi pubblicare la tua notizia su IndexFood?

Visita la nostra pagina dedicata e inizia a pubblicare!

Inserisci Comunicato