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In vacanza non mettere a rischio il tuo cuore !

In vacanza non mettere a rischio il tuo cuore !

Amore a parte, proteggilo con cibi ricchi di potassio e tanto sport… ma non solo in tv

Un’estate da “batticuore”? Quella del 2016 sarà ricordata per i trionfi sportivi e per il meteo impazzito: un susseguirsi di sbalzi termici che mettono alla prova la nostra salute ed in particolare il nostro cuore. Come fare allora a proteggerlo senza troppa fatica? Scegliendo gli alimenti giusti a tavola e cercando di non essere sportivi … solo con il telecomando!

NestléLo spirito olimpico può essere un momento prezioso per seguire, non solo dal proprio divano di casa, uno stile di vita attivo. Perché si sa, noi italiani in quanto a movimento lasciamo ancora molto a desiderare: dai dati dell’ultima edizione dell’Osservatorio Nestlé – Fondazione ADI, infatti, è emerso che solo 1 italiano su 5 fa sport con regolarità con un impegno medio di 1-2 ore a settimana.

“Combattere la sedentarietà è fondamentale per stimolare il cuore, la respirazione e soprattutto per tenere sotto controllo la pressione arteriosa” spiega Giuseppe Fatati, Presidente della Fondazione ADI e coordinatore scientifico dell’Osservatorio Nestlé – Fondazione ADI, “Chi non pratica costantemente attività fisica può cercare di fare un po’ di movimento tutti i giorni, specialmente durante le vacanze che sono il momento nel quale abbiamo più tempo libero da dedicare a noi stessi e alla nostra salute. Dedicare qualche ora all’attività fisica è importante per educare il nostro corpo ad uno stile di vita più sano e attivo sotto ogni punto di vista.”

E a tavola scegliamo gli alimenti giusti, quelli ricchi di potassio che da una recente meta-analisi del Nestlé Research Center di Losanna risulta essere un vero e proprio protettore del nostro cuore contro il caldo e gli sbalzi termici.

Lo studio, pubblicato sul Journal of Hypertension, dimostra come assumere il quantitativo di almeno 3,51 grammi di potassio al giorno, come consigliato dall’Organizzazione mondiale della Sanità, possa aiutare a ridurre la pressione cardiaca in coloro che non prendono medicinali per l’ipertensione e possa, inoltre, essere un mezzo efficiente per ritardarne la comparsa o attenuarne la gravità. Per assumere più potassio ci sono molti cibi utili, come banane, pesche, pomodori, rucola, salmone e pollo. «Va tenuta in considerazione, però, sia la stagionalità dei cibi sia la quantità di acqua da essi contenuta» spiega il dott. Giuseppe Fatati.

Immancabili nel nostro carrello della spesa, quindi:
Avocado – ricco di acqua e fibre, nonché di vitamine “rare” che in molti alimenti non si trovano facilmente, come quelle del gruppo B e K, l’avocado si presenta come una miniera di sali minerali, in particolare potassio, magnesio e calcio. I grassi buoni di cui è ricco, Omega 3 e acido linoleico, sono indispensabili per l’apparato cardiocircolatorio e per il cuore.
Pomodoro – ricco di acqua ed eccellente fonte di vitamina A e di vitamina C, oltre che di potassio, fibre e licopene. Secondo gli esperti, l’insieme di nutrienti presenti nei pomodori può contribuire a prevenire le malattie cardiovascolari.
Salmone – oltre ad essere uno degli alimenti migliori per la salute del cuore, in quanto ricco di Omega 3, il salmone ha un’alta concentrazione sia di acqua sia di potassio; in particolare, un filetto da 100g contiene circa 490 milligrammi di potassio.
Pesca – oltre ad essere ricca di potassio, la pesca è un’ottima fonte di vitamina C e di vitamina A e grazie alla sua composizione per il 90% di acqua è un alimento particolarmente dissetante, perfetto per l’estate.
Banana – quando si parla di alimenti ricchi di potassio, vengono immediatamente in mente le banane. Non si tratta di un falso mito, sono particolarmente indicate prima o subito dopo l’attività sportiva in quanto molto energizzanti e ricche di minerali; oltre al potassio, contengono, infatti, anche una buona quota di ferro e magnesio.

Avocado“E’ sempre importante, comunque, non dare ad un singolo alimento il valore di un farmaco o sperare che da solo possa modificare gli effetti negativi di un stile di vita non salutare” conclude il dott. Giuseppe Fatati.

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Milano, 09 agosto 2016

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