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SACMI – Coffee pods, la nuova frontiera per la tecnologia di compressione

SACMI – Coffee pods, la nuova frontiera per la tecnologia di compressione

Diverse le referenze acquisite sul mercato grazie ad una tecnologia che offre i costi totali di esercizio e gestione più bassi del settore, insieme a produttività elevate e qualità superiore delle capsule. Già pronte soluzioni per capsule compostabili ed autoprotette, mentre il futuro potrebbe parlare “multilayer”.

Un ventaglio completo di soluzioni per la produzione di capsule da caffè, con i costi totali di esercizio e gestione (TCO, total cost of ownership) più bassi del settore. A proporlo è Sacmi che, a tre anni dal lancio della prima applicazione per lo sviluppo di una capsula monoporzione prodotta con la tecnologia di compressione, si presenta al mercato forte delle numerose referenze acquisite presso primarie aziende del settore, insieme a molteplici linee di sviluppo sia sul fronte tecnologico sia dei nuovi materiali.

Grazie a una politica di sviluppo incentrata sull’innovazione continua – ben 65 milioni di euro investiti in R&S nel solo 2016 – Sacmi ha messo a punto quella che risulta, dati alla mano, la tecnologia più competitiva sul mercato per produrre questo tipo di soluzioni in capsule che, secondo le più recenti analisi, contribuiranno a oltre il 75% della crescita complessiva del mercato mondiale del caffè da qui al 2020 (un settore che già oggi vale oltre 30 miliardi di capsule in plastica prodotte e vendute ogni anno). Cuore tecnologico della proposta è la CCM (continuous compression moulding), la pressa a compressione Sacmi che con sole 32 cavità consente di produrre fino a 800 capsule al minuto di peso ridottissimo e dalle superiori caratteristiche di qualità e tenuta.

Diversi i vantaggi del sistema. Anzitutto il risparmio energetico, anche superiore al 30% rispetto all’alternativa tecnologia dell’iniezione, grazie al particolare processo di estrusione che avviene a temperature più basse. Quindi la produttività, con i tempi ciclo più bassi del settore (2,4-3,2 secondi). Altro essenziale vantaggio che ha catturato l’interesse dei produttori, e che contribuisce in modo determinante all’efficientamento del processo e alla riduzione dei costi, è la possibilità, con la compressione, di gestire ogni cavità in modo indipendente. Tale possibilità, peculiarità esclusiva di questa tecnologia, rappresenta infatti un enorme plus sia sotto il profilo delle operazioni di manutenzione sia del controllo qualità, anche grazie all’integrazione con gli avanzati sistemi di visione Sacmi che, in linea e ad altissima velocità, individuano in tempo reale eventuali capsule difettose (compreso il numero della cavità da cui provengono, individuando immediatamente l’origine del difetto) con conseguente massima ripetibilità nel tempo delle “opening performance” e garanzia totale di ogni singola capsula.

Ma non è tutto: la possibilità di movimentare la plastica allo stato più viscoso a seguito del vantaggio di poter processare il materiale a temperature più basse ha consentito a Sacmi di sviluppare applicazioni per materiali compostabili e speciali in modo vincenteA fronte di un TCO (total cost of ownership) che si riduce anche del 10-15% rispetto alle soluzioni alternative, Sacmi può supportare i propri clienti sia per sistemi chiusi (capsule proprietarie) sia per sistemi aperti, ossia le capsule compatibili sempre più diffuse sul mercato. Tramite Sacmi Filling, il Gruppo offre anche una proposta completa, lo sviluppo di capsule termoformate con tecnologia form-fill-seal. Il prossimo passo? In fase di studio è la soluzione “multilayer”, ossia una capsula composta da diversi strati di materiale plastico che proteggono il contenuto. Una soluzione che richiederà di elevare ulteriorormente la tecnologia della compressione, sulla quale Sacmi è leader globale con oltre 1.700 sistemi installati in tutto il mondo.

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