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Louis Bonduelle Foundation - Le scelte alimentari e il ruolo della sensorialità, tra percezione e piacere

Louis Bonduelle Foundation – Le scelte alimentari e il ruolo della sensorialità, tra percezione e piacere

Le scelte alimentari e il ruolo della sensorialità, tra percezione e piacere: questo il tema affrontato nel corso dell’ottavo appuntamento annuale organizzato dalla Louis Bonduelle Foundation, quest’anno per la prima volta in Italia

Si è svolto a Firenze l’11 giugno 2015 presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Firenze il primo convegno organizzato in Italia dalla Louis Bonduelle Foundation, patrocinato da EXPO 2015. “I sensi come driver delle scelte alimentari”, questo il titolo scelto per l’Edizione 2015 degli Incontri della fondazione, che quest’anno ha lasciato Parigi alla volta di Firenze per affrontare da una prospettiva multidisciplinare il tema, da sempre caro alla fondazione, dei comportamenti alimentari: dagli studi antropologici e sociologici fino all’epidemiologia della nutrizione e alle scienze sensoriali.

ChristopheChateau

La giornata è stata anche l’occasione per la presentazione del progetto di educazione alimentare “Verdure per la vita”, dedicato alla promozione delle conoscenze relative alle verdure nei bambini attraverso attività ludiche e pedagogiche e risultato tra i vincitori del bando organizzato dalla fondazione lo scorso anno. L’incontro si è chiuso con la consegna della 10a Edizione del Premio per la Ricerca Louis Bonduelle per giovani ricercatori destinato a un lavoro di ricerca nel campo dell’alimentazione, dopo la presentazione dei risultati della ricerca premiata nell’Edizione 2013.

Una pluralità di voci per una tema multidisciplinare: le scelte alimentari.

Capire come nascono, da cosa dipendono e quali conseguenze hanno le nostre scelte alimentari è un tema di grande attualità, al centro degli interessi delle discipline più diverse: dalle scienze mediche e della nutrizione a quelle sensoriali, dalla genetica alle scienze umane e sociali.

Il ruolo che i sensi svolgono in questa partita è fondamentale in quanto la nostra percezione sensoriale degli alimenti, in termini di gusto ma anche di odore, consistenza e aspetto, condiziona fortemente il piacere che ne traiamo e che spesso guida i nostri comportamenti.

Comprendere perché ci piace ciò che scegliamo di mangiare significa chiarire i meccanismi che sono alla base delle scelte e dei comportamenti ed è il presupposto preliminare a qualsiasi contributo di azione concreta che si voglia attuare per promuovere comportamenti alimentari più salutari. Con questa idea in mente, la Louis Bonduelle Foundation ha scelto quindi di dedicare l’incontro di quest’anno al tema dei comportamenti alimentari facendo di questo evento l’occasione per un dialogo tra prospettive di ricerca diverse.

La giornata è iniziata con l’intervento della dott.ssa Giada Danesi, una giovane ricercatrice in scienze sociali del Centre Edgar Morin, Istituto Interdisciplinare di Antropologia Contemporanea di Parigi. L’intervento si è concentrato sulla dimensione sociale dei comportamenti alimentari e in particolare sul ruolo dell’appartenenza socio- culturale nella determinazione dei comportamenti.
La prof.ssa Simona De Iulio dell’Università di Lille3 ha portato invece l’attenzione sulle modalità di rappresentazione delle proprietà sensoriali nelle pubblicità di prodotti alimentari destinati all’infanzia, illustrando i risultati di una ricerca condotta su un vasto corpus di periodici per bambini in Italia, Francia e Germania, pubblicati tra il 1950 e il 2005.

Con i due interventi successivi il pubblico è stato invitato a fare un salto all’interno delle dinamiche sensoriali che guidano i comportamenti alimentari, mettendo da parte il contesto socio-culturale per entrare dentro i meccanismi del comportamento alimentare. La dott.ssa Caroline Méjean, dell’Istituto Nazionale per la Ricerca Agricola di Bobigny, ha illustrato il punto di vista dell’epidemiologia della nutrizione, mettendo in evidenza la necessità di comprendere l’influenza delle determinanti sensoriali sui comportamenti alimentari e sullo sviluppo dell’obesità; i grassi, lo zucchero aggiunto e il sodio sono importanti fattori nutrizionali implicati nel rischio di malattie croniche che condizionano i prodotti alimentari in termini di gusto, texture e palatabilità, contribuendo quindi fortemente al piacere associato al loro consumo.

La mattinata si è conclusa con l’intervento di Erminio Monteleone, professore presso l’Università di Firenze dove insegna scienze sensoriali degli alimenti e Presidente della Società Italiana di Scienze Sensoriali. L’attenzione è stata spinta sui meccanismi di funzionamento della percezione sensoriale, mettendo in evidenza il ruolo giocato da fattori fisiologici, come il numero di papille gustative e l’indice di sensibilità orale, e da tratti psicologici come la neofobia alimentare, cioè la paura e l’avversione per i prodotti non familiari, nel caratterizzare le differenze individuali nei comportamenti alimentari.

A moderare la giornata il prof. John Prescott, illustre psicologo della percezione specialista nel campo del gusto e delle preferenze alimentari.

Bonduelle

La Louis Bonduelle Foundation tra azioni sul campo e sostegno alla ricerca
Il pomeriggio è stato invece dedicato alla presentazione di alcune attività della Louis Bonduelle Foundation per promuovere l’educazione e la ricerca sul tema dei comportamenti alimentari. La giornata è stata infatti l’occasione per la presentazione del progetto di educazione alimentare “Verdure per la vita”, presentato dalla Scuola Materna Paritaria con Nido Integrato S. Antonio di Campalto (Venezia), dedicato alla promozione delle conoscenze relative alle verdure nei bambini attraverso attività ludiche e pedagogiche e che è risultato tra i progetti vincitori dell’Edizione 2014.

Come ogni anno, la giornata è andata avanti poi con le presentazioni dei vincitori del Premio per la Ricerca Louis Bonduelle per giovani ricercatori, destinato a un lavoro di ricerca nel campo dell’alimentazione. Il dott. Filipe de Vadder, dell’Università di Gothenburg, ha presentato la ricerca nel campo della nutrizione e neuroscienze che gli ha valso il Premio dell’Edizione 2013. Lo studio era dedicato al ruolo delle fibre alimentari solubili e degli acidi grassi a catena corta sull’induzione della gluconeogenesi intestinale, processo che avvia una comunicazione neurale intestino-cervello inducendo benefici metabolici.

La giornata si è conclusa poi con la premiazione della vincitrice dell’Edizione 2015, la dott.ssa Leïa Mion, dottoranda presso l’Università Aix-Marseille, per il suo lavoro di ricerca in ambito archeologico dedicato allo studio delle pratiche alimentari delle società vissute nell’area del Mediterraneo tra l’Antichità e l’inizio del Medio Evo, a partire dallo studio di materiale osseo rinvenuto in siti archeologici nel sud est della Francia.

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