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Latte Granarolo in Puglia - Gravi le condizioni degli allevamenti dovute al maltempo

Latte Granarolo in Puglia – Gravi le condizioni degli allevamenti dovute al maltempo

Nell’impossibilità di conferire il latte, cisterne bloccate da sabato lungo le strade e stabilimento di Gioia Del Colle danneggiato

A seguito delle anomale e proibitive condizioni meteo in Basilicata e Puglia lo stabilimento di Gioia del Colle è bloccato da sabato scorso, pertanto il latte che è riuscito a raggiungere lo stabilimento, dagli allevamenti più prossimi, sarà lavorato in altri stabilimenti del Gruppo, al Nord, almeno fino a metà settimana. La mancata produzione è imputabile in parte all’impossibilità per i mezzi di raccolta di raggiungere gli allevamenti di Puglia, Basilicata e Molise e alla impraticabilità della viabilità principale che impedisce di raggiungere lo stabilimento, in parte ai danni che il perdurare di una situazione di freddo anomalo ha provocato allo stabilimento. Sono infatti state danneggiate per il gelo tubazioni, valvole, raccordi, compressori d’aria e il demineralizzatore.

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Lo stabilimento di Gioia del Colle lavora ogni giorno 200.000 litri di latte raccolto da 11 mezzi presso 224 stalle pugliesi e lucane, socie della cooperativa Granlatte. Dei 600.000 litri che da sabato ad oggi avrebbero dovuto essere lavorati, 350.000 sono fermi nelle stalle o nelle cisterne bloccate lungo le strade della Puglia e della Basilicata, i 250.000 litri arrivati allo stabilimento stanno viaggiando verso il Nord perché gli impianti bloccati non consentono alcuna lavorazione. Ulteriori 90.000 litri che avrebbero dovuto arrivare dagli allevamenti della Calabria sono stati deviati verso lo stabilimento di Bologna, senza transitare dallo stabilimento di Gioia del Colle.

Fortunatamente l’articolata organizzazione industriale del Gruppo consente di ovviare al fermo temporaneo dell’impianto pugliese, trasferendo agli altri stabilimenti del Gruppo la materia prima che si riesce a raccogliere. Le difficoltà maggiori oggi sono in capo alla parte agricola, infatti l’impossibilità di consegnare sta costringendo gli allevatori a buttare quintali di latte e la mancanza di energia elettrica e/o di acqua sta creando seri problemi per la mungitura e per l’alimentazione del bestiame con conseguenze negative sulle condizioni delle mandrie che avranno riflessi per i prossimi mesi sul reddito degli allevatori.

untitledInfine si stanno incontrando notevoli difficoltà anche per la distribuzione dei prodotti finiti ai punti vendita. E’ presto per fare una stima dei danni, oggi è importante che ci si adoperi tutti quanti, come si sta facendo, per superare l’emergenza, frutto di una straordinarietà senza precedenti,

Il Gruppo Granarolo, uno dei principali player dell’agroalimentare italiano, comprende due realtà diverse e sinergiche: un consorzio di produttori di latte – Granlatte – che opera nel settore agricolo e raccoglie la materia prima – e una società per azioni – Granarolo S.p.A. – che trasforma e commercializza il prodotto finito e conta 15 siti produttivi dislocati sul territorio nazionale, 2 siti produttivi in Francia, 1 in Cile, 2 in Brasile e 1 in Nuova Zelanda. Il Gruppo Granarolo rappresenta così la più importante filiera italiana del latte direttamente partecipata da produttori associati in forma cooperativa. Riunisce infatti circa 1.000 allevatori produttori di latte, un’organizzazione di raccolta della materia prima alla stalla con 70 mezzi, 1.200 automezzi per la distribuzione, che movimentano 850 mila tonnellate/anno e servono quotidianamente circa 50 mila punti vendita presso i quali 11 milioni di famiglie italiane acquistano prodotti Granarolo.

La missione del Gruppo all’estero è di esportare la tradizione di prodotti Made in Italy, anche uscendo dal perimetro dairy. Il Gruppo ha infatti diversificato il proprio portafoglio negli ultimi anni. Nei propri laboratori il Gruppo effettua quotidianamente analisi sull’intera filiera produttiva, dalla materia prima al prodotto finito, per garantire al consumatore prodotti di qualità e con elevati standard di sicurezza. Il Gruppo inoltre si avvale di controlli qualità esterni svolti da enti di certificazione internazionale qualificati e garantiti dall’International Food Standard (IFS), dal British Retail Consortium (BRC) e dall’EU Organic Food Certification (CCPB). Dal 2002, il processo produttivo è certificato dal sistema di gestione qualità ISO 9001. Il Gruppo Granarolo conta oltre 2.400 dipendenti al 31/12/2015. Il 77,48% del Gruppo è controllato dal Consorzio Granlatte, il 19,78% da Intesa Sanpaolo, il restante 2,74% da Cooperlat. Nel 2015 il Gruppo ha realizzato un fatturato superiore a un miliardo di Euro.

Bologna, 9 gennaio 2017

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