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L’analisi Competitive Data sulle aziende del settore Acque Minerali e Soft Drink

L’analisi Competitive Data sulle aziende del settore Acque Minerali e Soft Drink

Giandomenico De Franco – Amministratore Unico Competitive Data

Competitive Data ha completato come ogni anno l’analisi dei bilanci delle prime 175 società di capitali appartenenti al settore Acque Minerali e Soft Drink, per il triennio 2014-2016. L’estratto che segue è sulle sole Acque Minerali.

Ricavi in lieve aumento

I ricavi complessivi registrano una lieve crescita dello 0,5% nel 2016, con il Nord Ovest che registra la crescita più sostenuta (+1,6%), seguito da Sud e Isole (+1,0%), e dal Centro (+0,9%), in calo invece il Nord Est con una flessione del 2,2%.
A livello regionale la regione Puglia mostra la crescita maggiore, +18,6%, mentre invece la regione Marche registra una flessione del 12,9%.

Se guardiamo all’EBITDA le regioni del Nord Est confermano la flessione (-2,3%), mentre girano in segno negativo quelle del Centro (-2,3%), e fanno registrare performance positive superiori a quelle dei ricavi il Nord Ovest (+7,7%), e Sud e Isole (+6,6%)

Raggruppando le aziende per classi di fatturato otteniamo una crescita maggiore nel cluster di fatturato inferiore ai 10 milioni di euro, e superiore ai 30 milioni di euro, entrambi in crescita dello 0,6%, mentre le aziende con fatturato compreso tra 10-30 milioni di euro rimangono sostanzialmente stabili (+0,1%).

Crescono gli Utili e diminuiscono le aziende in perdita 

Per quando riguarda gli utili, il dato cumulato del 2016 è di 252.344.410 euro, in aumento (+9,6%) rispetto al valore del 2015.
Anche l’utile medio per azienda, pari a 3.194.230 euro, registra un aumento del 8,2% rispetto al valore di 2.951.380 del 2015.

L’utile medio per regione vede il Veneto segnare il valore più alto con 20.166.600 euro mentre la regione Basilicata registra una perdita media pari a -127.080 euro.

L’incidenza degli utili sui ricavi è del 7,8% nel 2016, di poco superiore rispetto al 7,2% del 2015.
Nel 2016 aumentano le aziende che chiudono l’esercizio in utile, sono pari a 64, mentre sono 15 quelle che hanno chiuso in perdita. Nel 2015 avevamo 61 aziende in utile, e 18 in perdita.

Gli indici di redditività 

Aggregando i bilanci delle società che realizzano nel settore una quota superiore al 50% dei ricavi si ottiene il bilancio somma settoriale, dal quale vengono calcolati i valori medi di riferimento con cui confrontare le performance aziendali.

In aumento la redditività degli azionisti
Il ROE medio nel 2016 è stato del 15,7%, in crescita rispetto al valore del 2015 (14,7%), e del 2014 (9,9%).
L’indice, che è dato dal rapporto tra Utile e Patrimonio netto, rappresenta la redditività per i soci.

In lieve flessione il ROI
Il ROI evidenzia la capacità di generare reddito operativo, cioè il risultato ottenuto senza considerare gli oneri finanziari, il reddito della gestione straordinaria e le imposte, utilizzando al meglio, e in modo efficiente, gli investimenti.
Il ROI medio è stato del 16,8% nel 2016, in lieve flessione rispetto al 17,4% del 2015, ma pur sempre su valori più elevati di quelli del 2014, 12,3%.

Migliorano i margini sulle vendite
Il ROS è il margine operativo sulle vendite. La media del 2016 è stata del 10,3%. Questo significa che per ogni euro di ricavi, tolti tutti i costi operativi, quello che rimane è 10,3 centesimi. Il valore è il più alto del triennio, infatti è stato del 10,1% nel 2015, e del 7,0% nel 2014.
Segue lo stesso andamento l’EBITDA medio rispetto al fatturato, o margine operativo lordo, passato dal 12,2% del 2014 al 14,9% del 2015, e attestandosi al 15,1% nel 2016.

Rischio finanziario stabile 

Il rapporto di indebitamento, o leverage, rappresenta indirettamente la proporzione esistente tra risorse proprie e risorse di terzi utilizzate per finanziare gli impieghi ed è pari al rapporto fra totale capitale investito e il patrimonio netto, misurando il cosiddetto “effetto leva”. Nel 2016 il rapporto di indebitamento evidenzia un valore di 2,4 sostanzialmente stabile rispetto al 2015.

L’incidenza media degli oneri finanziari sul fatturato è stata dello 0,7%, anch’essa stabile rispetto al 2015.

Il report completo e personalizzabile è disponibile sul sito Competitive Data

Variazione % dei Ricavi per area territoriale, 2016/2015

 

 

 

 

 

 

 

Competitive Data  è una società specializzata nella realizzazione di ricerche di mercato e nella consulenza strategica di Marketing; i suoi servizi supportano le aziende nei processi di analisi, valutazione, e scelta, delle decisioni più efficaci e appropriate per crescere, in Italia e all’estero, attraverso una lettura intelligente dei dati, l’interpretazione dei risultati raggiunti, e l’impiego di metodologie tradizionali unite a quelle più innovative legate al mondo digitale.

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