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Apofruit. Il biologico Almaverde Bio investe sul futuro con Canova

Apofruit. Il biologico Almaverde Bio investe sul futuro con Canova

In un anno assunti dodici giovani tecnologi alimentari e agronomi di talento

logo Almaverde Bio

In un contesto come quello attuale dove la disoccupazione giovanile è stabilmente e drammaticamente intorno al. 31,7% in Italia (Fonte Istat), spicca per lungimiranza la scelta di Canova, la Società del Gruppo Apofruit leader italiana per l’ortofrutta biologica.

Canova, negli ultimi anni e sempre più in futuro, deve il suo successo anche sulla scelta di investire sui giovani.

Sono ben dodici i giovani di talento, laureati in scienze e tecnologie alimentari e in Scienze agrarie all’Università di Bologna che sono entrati a far parte del team di vertice dell’azienda romagnola, con sede a Longiano in provincia di Forlì/Cesena.

Del resto il biologico è un settore in grande ascesa che per sua natura occupa figure professionali molto specializzate e di recente formazione.

Canova rappresenta un network di produttori distribuiti su tutto il territorio nazionale con una rete anche in Spagna e in Francia.

Produce oltre 100 referenze di ortofrutta fresca declinata su una gamma di offerta che va dal prodotto tal quale alla verdura di prima gamma evoluta, al prodotto pronto di IV gamma sia di verdura che di frutta, alla V gamma di verdura ricettata, alla frutta tagliata e pronta da mangiare, alle macedonie ed estratti di frutta e verdura.

laureati Apofruit
7 dei 12 giovani assunti in Canova

Una straordinaria offerta di prodotti biologici, venduti sul canale retail ed horeca a marchio Almaverde Bio e con l’esigenza di una altissima professionalità da parte di tutti gli addetti.

“Investire sui giovani- dichiara il Direttore di Canova Ernesto Fornari – è un dovere delle imprese che guardano al futuro. Noi di Canova pensiamo che la qualità della nostra straordinaria gamma di prodotti, unica in Europa, dipenda molto dalle persone che lavorano con noi, quotidianamente a tutti i livelli, dal campo al laboratorio di analisi.

La qualità – prosegue Fornari – è determinata a mio parere da tre ingredienti fondamentali che vanno di pari passo: la cultura di prodotto, il rigore tecnologico del processo e la passione delle persone.

I nostri valori e le nostre scelte etiche danno ai prodotti un plus impareggiabile.”

E il Professor Dalla Rosa, Ordinario di Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università di Bologna e Direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Agroalimentare con Sede a Cesena conferma con soddisfazione l’ottima relazione che si è instaurata tra Canova e Unibo: “abbiamo stretto un collegamento importante tra Università e Imprese sul territorio della Romagna, ma anche a livello nazionale.

Queste relazioni – conferma Dalla Rosa- da una parte sono codificate dall’Università che attiva la realizzazione di tirocini formativi e stage ma sono soprattutto rapporti che nascono da interazioni personali e rapporti di fiducia che abbiamo costruito nel tempo. Abbiamo creato – prosegue il Professor Dalla Rosa – un percorso formativo molto finalizzato e applicativo e le sinergie positive con le imprese ci stanno dando grandi soddisfazioni.

Il biologico poi si conferma un settore di grande interesse per gli studenti considerando le sue potenzialità ancora inesplorate. Noi cerchiamo di suscitare interesse e consapevolezza negli studenti e penso che questo sia un compito molto importante dell’Università in generale e della nostra Scuola in particolare. Il Corso di Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università di Bologna con sede a Cesena è attivo dal 1992 ed è una vera fabbrica del futuro per il cibo Made in Italy”

Longiano, 10 Luglio 2018

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