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Dalla deduzione Irap alle detrazioni sugli affitti: ecco le novità per i giovani in agricoltura

Dalla deduzione Irap alle detrazioni sugli affitti: ecco le novità per i giovani in agricoltura

Campolibero, il decreto di riforma dell’agricoltura si è ristretto. Rispetto al progetto iniziale infatti il pacchetto agricolo approvato ieri dal governo è stato «potato». Restano comunque misure importanti per giovani e lavoro

 

Meno Irap sul lavoro a tempo determinato

Il piatto forte è l’estensione della deduzione Irap sul lavoro a tempo determinato, quello più diffuso in agricoltura. La condizione è che i contratti abbiano la durata di almeno tre anni e impegnino il lavoratore per non meno di 150 giornate. L’importo dello sconto e di 3.750 euro, su base annua, per ogni lavoratore dipendente che sale a 6.750 euro per le lavoratrici e i giovani di età inferiore a 35 anni. Super-agevolazione di 7.500 euro al Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) che arriva a 10.500 euro per donne e under 35. E ancora, chi assume con questa tipologia contrattuale usufruisce anche di un taglio del 50% dei contributi previdenziali e assistenziali.

Detrazione sugli affitti ai giovani

Con il nuovo decreto i giovani coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali con meno di 35 anni potranno beneficiare di una detrazione al 19% degli affitti. Per agevolare l’occupazione poi sono previsti incentivi. pari allo sgravio di un terzo della retribuzione lorda, per i datori di lavoro che assumono con contratti a tempo indeterminato o determinato ma di almeno 3 anni. L’obiettivo è di stabilizzare l’occupazione nell’agroalimentare che sta lanciando segnali interessanti..

Meno adempimenti per il vino

Sul fonte della lotta alla burocrazia per migliorare i rapporti tra imprese e amministrazioni si punta sulla diffida prima delle sanzioni amministrative. Ribadito l’impegno a “sfrondare” gli adempimenti nel settore vitivinicolo (intanto un testo di semplificazione del vino ha già ottenuto il via libera dalla Camera).

Credito d’imposta per l’innovazione

Ci saranno anche un credito di imposta per innovazione e sviluppo di prodotti e tecnologie e reti di impresa: sarà al 40% delle spese e fino a un tetto di 400mila euro. Per l’e-commerce di prodotti agroalimentari il limite scende a 50mila euro.

Sanzioni a chi coltiva Ogm

E infine due interventi per la sicurezza alimentare: azioni più incisive nella Terra dei Fuochi, con possibili ampliamenti dei controlli, e sanzioni per chi coltiva Ogm con rafforzamento degli strumenti per assicurare il rispetto effettivo del divieto.

«Con l’approvazione delle misure di Campolibero – ha commentato il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina – interveniamo con decisione per la crescita e lo sviluppo del settore agroalimentare. Incidiamo sulla burocrazia inutile e diamo spazio al ricambio generazionale, puntiamo sulla sicurezza e la qualità delle produzioni e creiamo le condizioni per un incremento di posti di lavoro. Puntiamo molto sui giovani perché abbiamo bisogno delle loro energie per il rilancio del settore».

Restano però fuori misure contenute nelle «bozze» del provvedimento e molto attese dal settore come il registro unico dei controlli, i mutui a tasso zero per i giovani e la semplificazione per avviare un’attività agricola. Il ministro ha annunciato che saranno recuperate nel Collegato alla Stabilità all’esame del Parlamento.

di: Annamaria Capparelli – Il Sole 24 Ore

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