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Colazione gratuita a scuola tutti i giorni per la prima volta in Italia

Colazione gratuita a scuola tutti i giorni per la prima volta in Italia

In Italia oltre un milione di bambini vivono in condizioni di povertà assoluta[1] e tra questi molti arrivano a scuola digiuni. Lo conferma una recente ricerca[2], commissionata da Kellogg e condotta su insegnanti e famiglie in Italia, che ha rilevato come l’indigenza alimentare possa incidere, da un lato sui bambini che arrivano ogni giorno a scuola senza aver fatto colazione, e dall’altro sulla capacità di spesa.

Per far fronte a questo problema e per contrastare l’indigenza alimentare nei bambini, Kellogg con la collaborazione di Croce Rossa Italiana, ha creato il primo Breakfast Club in Italia – con un progetto pilota a Milano – rendendo disponibile gratuitamente la prima colazione a scuola per i bambini che arrivano digiuni, con un menù ogni giorno diverso in modo da apportare importanti nutrienti quali carboidrati, proteine, vitamine e minerali. Il Breakfast Club è un “luogo” dove non solo i bambini possono avere una colazione varia ed equilibrata ogni mattina, ma ricevono anche informazioni nutrizionali di base per acquisire maggiore consapevolezza su cosa mangiare e come non sprecare il cibo.

«Quello di Kellogg è un segno concreto per aiutare chi ne ha più bisogno, a partire dalla prima colazione – ha dichiarato Sara Faravelli, Corporate Communications and PR Manager, Kellogg Italia – e questo primo Breakfast Club in Italia è un importante traguardo, il primo passo per aiutare i bambini ad iniziare la giornata con la giusta quantità di energia, e a capire meglio i principi base della nutrizione, affinché possano fare tesoro di queste nozioni anche in futuro. Crediamo molto in questo servizio la cui utilità viene confermata chiaramente dai numeri della ricerca condotta da Spark».

Il 60% degli insegnanti italiani intervistati vede frequentemente bambini giungere a scuola senza aver mangiato e la maggioranza[3] afferma che questa emergenza con il passare degli anni è diventata sempre più comune in Italia, paese in cui ci sono oltre 4 milioni e mezzo di persone in stato di povertà[4].

Gli effetti dell’arrivare a scuola digiuni non possono essere trascurati: quello che gli insegnanti intervistati hanno osservato è difficoltà degli alunni a concentrarsi (il 58%), stanchezza durante le lezioni (54%) e problemi comportamentali (41%) nel corso della giornata scolastica.

Una delle principali cause di questo fenomeno risiede nelle difficoltà economiche che hanno colpito le famiglie in Italia negli ultimi anni. Secondo la ricerca, infatti, l’Italia è il Paese europeo in cui i nuclei familiari faticano di più a trovare i soldi da destinare all’alimentazione[5].

Per ridurre il problema, l’80% delle persone intervistate pensa che sarebbe utile che le scuole offrissero la colazione prima dell’inizio delle lezioni. Anche gli insegnanti concordano sulla validità di questa soluzione.

“I dati Istat, la ricerca commissionata da Kellogg, ma anche i nostri sportelli sociali mostrano numeri sempre più impietosi rispetto alle condizioni di povertà assoluta in cui vivono tanti bambini in Italia. Come Croce Rossa Italiana – ha detto il Vice Presidente della CRI Gabriele Bellocchi – distribuiamo quotidianamente in tutta Italia pacchi di viveri per restare vicini alle famiglie e poter rispondere così alle loro esigenze primarie. Oggi, però, con Kellogg decidiamo di fare un passo in avanti ulteriore recandoci lì dove si può intervenire direttamente e immediatamente. Sono anni che, attraverso i nostri giovani volontari, siamo entrati nelle scuole per promuovere una cultura della cittadinanza attiva e stili di vita sani rispetto all’alimentazione. Oggi siamo ancora accanto ai bambini e ai ragazzi, per realizzare un intervento volto a promuovere lo ‘sviluppo’ del giovane garantendo una loro esigenza primaria”.

“Abbiamo accolto con grande interesse questo progetto innovativo in grado di aiutare bambini che per diversi motivi arrivano a scuola senza aver fatto una colazione adeguata, o senza averla fatta ” ha dichiarato il Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale Fabio Filzi. “Ancora più contenti in quanto non parliamo solo di donazione di cibo ma di un’attività che coinvolge i bambini anche sotto il profilo educativo, dando loro nozioni nutrizionali di base oltre a regole di comportamento e socializzazione”.

I Breakfast Club sono la concretizzazione dell’impegno di Kellogg sul fronte della responsabilità sociale e sono parte del programma Breakfasts for Better DaysTM, di cui sono stati recentemente rinnovati gli obiettivi, primo tra tutti creare entro il 2025 3 miliardi di “giorni migliori” per le persone nel mondo. Questo sarà possibile attraverso donazioni di cibo alle persone bisognose, espansione dei programmi per la prima colazione (Breakfast Club), sostegno ai produttori di cereali, aumento delle ore di volontariato da parte dei dipendenti e coinvolgimento diretto da parte dei consumatori.

In Kellogg Company (NYSE: K), ci impegniamo per produrre cibo di cui le persone si possano innamorare. E questo grazie ai nostri amati brand tra cui Kellogg’s®, Keebler®, Special K®, Pringles®, Kellogg’s Frosted Flakes®, Pop-Tarts®, Kellogg’s Corn Flakes®, Rice Krispies®, Cheez-It®, Eggo®, Mini-Wheats® capaci di offrire un contributo per nutrire le famiglie e aiutarle a crescere. Con vendite pari a 13 miliardi di dollari nel 2016 e più di 1.600 prodotti, Kellogg è l’azienda leader mondiale nei cereali; il secondo più grande produttore di biscotti, cracker e snack salati, azienda leader in Nord America nei cibi surgelati. Ma non solo, siamo un’azienda con un cuore e un’anima, imegnata per a creare 3 miliardi di Better Days – giorni migliori – entro il 2025 grazie a Breakfasts for Better DaysTM la nostra piattaforma globale di responsabilità sociale. Per saperne di più, puoi collegarti ai siti www.kelloggcompany.com oppure www.kelloggs.it, seguirci su Twitter @KelloggCompany, YouTube e sul nostro Social K corporate blog.

[1] Dati Istat 2016: in Italia 1 milione e 131 mila bambini vivono in condizioni di povertà assoluta

[2] Ricerca condotta da SPARK per Kellogg su 1.017 adulti (48% uomini, 52% donne) e 203 insegnati di scuole medie superiori ed inferiori su 6 Paesi: Italia, Belgio, Francia, Germania, Belgio e Svezia.

[3] 64% degli insegnanti intervistati

[4] Dati Istat 2016

[5] 33% Italia vs 19% media europea

Milano, 27 marzo 2017

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