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Agromeccanici del Veneto alla sfida dei cambiamenti climatici

Agromeccanici del Veneto alla sfida dei cambiamenti climatici

Agromeccanici del Veneto pronti alla sfida dell’innovazione anche con la Pac post-2020
Il presidente Fimav, Dalla Bernardina: protagonisti nella lotta ai cambiamenti climatici

“Gli agromeccanici del Veneto, con le loro 1.200 le imprese associate a Fimav, sono pronte a raccogliere la sfida dell’innovazione, della lotta ai cambiamenti climatici, della sostenibilità sociale ed occupazionale, con l’obiettivo di accompagnare la diffusione della tecnologia nelle imprese agricole e migliorarne la redditività. Il nostro comparto, che sviluppa un fatturato aggregato di 50 milioni di euro su scala regionale, non può tuttavia essere l’unico anello della filiera chiamato ad assumersi il rischio di impresa”.

Lo ha detto Gianni Dalla Bernardina all’assemblea dei quadri e dirigenti della Federazione delle imprese di meccanizzazione agricola del Veneto, che ha visto la partecipazione di oltre 120 persone e più di 70 imprese dei servizi per conto terzi in agricoltura.

L’attenzione al settore è stata manifestata anche dal governatore del Veneto, Luca Zaia, in un messaggio e dall’assessore all’Agricoltura del Veneto, Giuseppe Pan, presente all’evento, che ha rassicurato la platea annunciando che ha preso il via l’iter per permettere ai contoterzisti di edificare in aree rurali e altre attività legate alla certificazione e all’innovazione.

Nel mirino di quadri e dirigenti di Fimav, anche la Politica agricola comune 2020-2027, che si pone gli obiettivi di garantire l’equo tenore di vita degli agricoltori, la protezione dell’ambiente, contrastare i cambiamenti climatici. “Il nuovo modello della Pac – ha detto Alberto Zannol della Direzione Agroalimentare della Regione Veneto – stabilisce che l’Unione europea fissi i parametri politici di base, come ad esempio gli obiettivi economici, sociali e ambientali, approva i piani strategici nazionali e regionali, mentre gli Stati Membri scelgono ed elaborano gli interventi in funzione la propria realtà, elaborano un piano strategico per il Primo e Secondo pilastro, definiscono il loro contributo agli obiettivi dell’Ue, stabiliscono le conformità e le misure di controllo, hanno la responsabilità del rispetto del bilancio”.

Sarà una Pac che guarda con attenzione agli investimenti, alle nuove tecnologie, i big data, l’economia circolare, che pianifica attentamente un modello di gestione dei rischi e che, nell’ambito dell’innovazione, stabilisce una forte sinergia con le politiche di ricerca e sviluppo, formazione e consulenza.

“Le imprese di meccanizzazione agricola, in quest’ambito, potranno svolgere un ruolo di ancora maggiore responsabilità, per garantire una produzione crescente, una più equa redistribuzione dei redditi, nel rispetto della sostenibilità ambientale, occupazionale ed economica”, ha ribadito Dalla Bernardina.

Alcune azioni mirate agli investimenti si ritroveranno anche nella Legge di Stabilità, che per il 2018 replica sostegni strategici per le imprese agromeccaniche come il super-ammortamento del 140%, l’iper-ammortamento al 250% per investimenti innovativi e digitali inseriti nel Piano industria 4.0, la Sabatini Ter, dedicata alle micro, piccole e medie imprese che vogliono acquisire impianti, attrezzature, macchinari e beni strumentali, hardware, software e tecnologie digitali ad uso produttivo.

Verona, 7 dicembre 2017

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