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Agricoltura produttiva e ambiente vivo e ricco in termini di biodiversità possono convivere

Agricoltura produttiva e ambiente vivo e ricco in termini di biodiversità possono convivere

Presentato al Senato Operation Pollinator di Syngenta, progetto di gestione multifunzionale del territorio attivo ad oggi in 14 Paesi europei con più di 3000 aziende agricole coinvolte

La convergenza fattiva tra gli obiettivi di produttività dell’agricoltura moderna e l’interesse alla salvaguardia della biodiversità è stata al centro dell’incontro “Un’agricoltura produttiva e un ambiente vivo e ricco in termini di biodiversità possono convivere”, svoltosi oggi presso la Sala degli Atti Parlamentari della Biblioteca del Senato della Repubblica “Giovanni Spadolini”.

Promosso dalla XIIIª Commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali del Senato in collaborazione con Syngenta, una delle principali aziende che si occupa di agricoltura a livello mondiale, l’incontro è stato l’occasione per fare il punto sui progressi nel campo delle pratiche agricole virtuose, volte a favorire la convivenza tra le esigenze di un’agricoltura impegnata a rendere disponibili quantità sempre maggiori di cibo sano e di qualità e il rispetto dell’ambiente.

L’incontro si è aperto con il saluto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, che nel suo intervento ha tenuto a sottolineare l’impegno del Governo sul tema del rapporto tra produzione agricola e sostenibilità ambientale, proprio come sottoscritto ad Expo 2015 nella “Carta di Milano”, al fine di promuovere un equo accesso al cibo e garantire la sicurezza alimentare globale.

Operation Pollinator_SyngentaCome è stato messo in risalto dal Senatore Giuseppe Francesco Marinello, Presidente della Commissione Ambiente del Senato, l’evento è stato voluto per acquisire informazioni e stimolare il dibattito su una tematica d’interesse pubblico.

“Il successo di EXPO 2015 e l’attenzione suscitata dalla ventunesima Conferenza di Parigi sul clima testimoniano come da parte dell’opinione pubblica vi sia una forte richiesta di coinvolgimento nelle problematiche ambientali e di rassicurazioni sulla capacità del comparto agricolo di rispondere alla crescente domanda di cibo con modalità che siano sostenibili per il pianeta” – ha affermato il Senatore Marinello introducendo i lavori. “Per questo, è nell’interesse di tutti conoscere le soluzioni messe in campo dal settore agro-industriale per bilanciare l’ottimale utilizzo delle superfici coltivabili con l’equilibrio degli ecosistemi e la salvaguardia della biodiversità.”.

L’incontro si è focalizzato in particolare sull’esame di esempi concreti come l’esperienza acquisita da Syngenta con Operation Pollinator, il progetto di gestione multifunzionale del territorio che consiste nel seminare aree poco produttive o marginali delle aziende agricole, quali i bordi campo, con delle essenze ricche in nettare e polline che incrementino la popolazione degli insetti impollinatori, fondamentali per più dell’80% delle colture. In particolare, grazie anche alla presenza al tavolo dei relatori dei professori Alberto Alma e Aldo Ferrero dell’Università degli Studi di Torino, sono stati approfonditi gli aspetti tecnici e scientifici di questo progetto.

Operation Pollinator nasce dal presupposto che gli insetti impollinatori svolgono un ruolo cruciale per l’equilibrio di molti habitat naturali e per la produttività della maggior parte delle colture alimentari. Oltre l’80% delle coltivazioni europee, infatti, dipende dalla presenza di questi insetti per l’impollinazione. Sin dagli anni ’80, tuttavia, si sono manifestati segnali di progressivo declino nelle popolazioni degli insetti pronubi, in primo luogo a causa della scomparsa dei loro habitat naturali. “Operation Pollinator è un’applicazione concreta del nostro impegno a innovare, sperimentando e diffondendo pratiche agricole che contemperino produttività delle colture, sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale” – ha dichiarato Luigi Radaelli, Amministratore Delegato di Syngenta Italia.

”Da sempre, la nostra missione è quella di sviluppare pienamente il potenziale delle piante, ma in ogni passo avanti che facciamo in questa direzione non dimentichiamo mai una realtà basilare: l’agricoltura non può prescindere dalle risorse naturali. Trovare le soluzioni migliori per una convivenza tra produttività e conservazione di un ambiente vivo e ricco di biodiversità è un imperativo nell’interesse di tutti, ed è anche parte integrante degli impegni a salvaguardare il futuro del pianeta e il diritto al cibo delle generazioni future che abbiamo anche sottoscritto firmando la Carta di Milano a EXPO 2015.”

Ad oggi, il progetto Operation Pollinator è attivo in 14 Paesi europei con più di 3.000 aziende agricole coinvolte. In Italia è presente in 14 regioni e comprende più di 100 aree dimostrative. In alcune regioni, inoltre, il progetto si inserisce nell’ambito di misure agroambientali che sono finanziate dal Piano di Sviluppo Rurale.

“Il nostro obiettivo, sottoscritto nel piano The Good Growth Plan-Gli impegni concreti per il futuro dell’agricoltura, – ha concluso Radaelli – è di arricchire la biodiversità di 100.000 ettari di terreni agricoli in Italia e di 1milione in Europa entro il 2020 attraverso la gestione multifunzionale del territorio. Inoltre, continueremo a presentare Operation Pollinator come strumento pratico per i Piani di Sviluppo Rurale e come misura che soddisfa i requisiti del greening, la componente “ecologica” obbligatoria inserita nella nuova Politica Agricola Comune (PAC) dell’Unione europea”.

Roma, 16 febbraio 2016

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