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Confcooperative Emilia Romagna, aumentano occupati e fatturato - Presentati i dati 2016

Confcooperative Emilia Romagna, aumentano occupati e fatturato – Presentati i dati 2016

Dal 2006 creati 23mila nuovi posti di lavoro. Il presidente Milza: “Il nostro impegno continua”. Oltre 2.300 nuovi assunti (+3,2%), giro d’affari in crescita di 417 milioni (+3,1%)

I posti di lavoro che aumentano – 2.329 in più – e il giro d’affari che cresce, con un importante incremento pari a 417 milioni di euro. Sono questi i numeri che fotografano l’andamento del sistema Confcooperative Emilia Romagna nel corso del 2016, con dati aggregati in crescita sia in termini di fatturato (+3,1%) che di occupati (+3,2%). Questi risultati rientrano in un trend positivo registrato dall’Organizzazione tra il 2006 e il 2016; negli ultimi 10 anni, contrassegnati in gran parte dalla crisi economica, il sistema Confcooperative Emilia Romagna ha infatti creato 22.952 nuovi posti di lavoro, generando un aumento di fatturato pari a 3,5 miliardi di euro e favorendo la nascita di oltre 1.000 nuove imprese cooperative. Davanti alle incertezze economiche, la cooperazione ha quindi messo in campo lavoro sicuro e sviluppo (il 74,3% di tutti gli occupati è assunto con contratto a tempo indeterminato), confermandosi uno dei motori della crescita in Emilia-Romagna.

“L’aumento di occupati e di fatturato verificatosi anche nel 2016 conferma la capacità delle nostre imprese di sapersi confrontare con le nuove sfide poste dalla globalizzazione, fornendo risposte adeguate alle esigenze di una società in continuo mutamento – sottolinea il presidente di Confcooperative Emilia Romagna Francesco Milza -. Siamo tra i più convinti sottoscrittori del Patto per il Lavoro fortemente voluto dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini; con questi numeri, riteniamo di aver dato il nostro importante contributo nel contrastare la disoccupazione regionale”.

“L’analisi degli ultimi 10 anni – aggiunge il presidente Francesco Milza – ci consegna inoltre un sistema economico regionale sensibilmente cambiato. Il considerevole aumento di fatturato (+34,93%) delle nostre imprese associate ha consentito la creazione di 22.952 nuovi posti di lavoro, registrando il dato positivo di un +43,54% di occupati. Se le nostre imprese non avessero saputo interpretare i cambiamenti economici e sociali, anche attraverso processi di razionalizzazione e accorpamenti che hanno portato a una riduzione del numero complessivo di cooperative e conseguentemente dei soci, sicuramente non avrebbero ottenuto questi risultati positivi”.

“Oggi – conclude Francesco Milza – rappresentiamo 1.619 cooperative in regione con 234.223 soci, che generano un giro d’affari di 13,73 miliardi di euro e danno occupazione a 75.672 persone. Tuttavia non possiamo fermarci a questi numeri: si apre per noi una nuova stagione ricca di grandi opportunità, che chiede alla nostra Organizzazione e alle nostre imprese di coniugare i temi della globalizzazione e dell’innovazione tecnologica con i bisogni delle persone. La sfida dei prossimi anni per il sistema di Confcooperative Emilia Romagna è quella di continuare a mettere al centro le persone creando imprese e lavoro a partire dalle risposte ai bisogni che incontriamo”.

In questi anni, le imprese di Confcooperative Emilia Romagna hanno dimostrato di soddisfare le esigenze anche di categorie generalmente più penalizzate nel mondo del lavoro, come le donne, i giovani e le persone che hanno perso il lavoro. Non è un caso dunque se tra le 1.021 nuove cooperative aperte tra il 2006 e il 2016, 112 siano giovanili (con il 50% di governance composta di soli under 40) e 154 femminili (con il 45% di governance di sole donne). Nel complesso, sono 917 i consiglieri e amministratori under 40 e 1.609 le consigliere e amministratrici. Inoltre negli ultimi anni all’interno del sistema Confcooperative Emilia Romagna sono state costituite 33 nuove imprese di workers byout, lavoratori che si sono uniti in cooperativa per salvare o dare continuità alla loro azienda.

A tal proposito, il direttore generale di Confcooperative Emilia Romagna Pierlorenzo Rossi sottolinea come “la nostra Organizzazione è al lavoro per formare la classe dirigente dei prossimi anni, così da mettere i giovani cooperatori nelle condizioni di affrontare le sfide e leggere con anticipo i cambiamenti economici e sociali. Osservando i dati di ogni singolo settore – analizza il direttore generale – si nota che a trainare il nostro sistema sono le cooperative dei comparti agricolo, di produzione e lavoro, dei servizi e del sociale”.

Nel futuro della cooperazione, aggiunge Pierlorenzo Rossi, “c’è anche la necessità di trovare un nuovo rapporto con le Istituzioni locali, le quali da sole non riescono più a fare fronte alle esigenze delle loro comunità, soprattutto di quelle più periferiche. Attraverso il sistema delle cooperative sociali e delle cooperative di comunità, ad esempio, siamo in grado di coniugare le risposte da fornire ai bisogni dei cittadini con l’obiettivo di creare lavoro incrociando l’innovazione tecnologica”.

Kilowatt è un acceleratore di idee ad alto valore sociale, culturale e ambientale, che aggrega una rete di imprese, liberi professionisti, startupper, operatori culturali e associazioni, con l’intento di innovare il modo di intendere il lavoro e i servizi, promuovendo la collaborazione e la condivisione di strumenti e competenza per la crescita professionale di tutti e per il miglioramento della qualità della vita di ciascuno. Kilowatt si configura come un nuovo modo di concepire il lavoro, basato sulla condivisione della conoscenza, dei network, degli spazi, degli strumenti e dei servizi, sulla creazione di impatto e sulla sua misurazione, sull’empowerement delle persone. Kilowatt accompagna processi di community design e innovazione collaborativa, fornisce strumenti di lavoro per team; momenti di formazione e capacità building; occasioni costanti di networking e stimoli per la co-progettazione di prodotti e servizi, e per la co-creazione di valore.

Governance societaria e indicatori economici  Kilowatt Cooperativa di lavoro (startup innovativa), costituita a marzo 2014, 6 soci persone fisiche e 6 soci finanziatori; 15 occupati/collaboratori; +49,78% fatturato 2016.   Kilowatt srl, costituita ad aprile 2015, controllata al 100% dalla Cooperativa.   Kilowatt Associazione Culturale, costituita a febbraio 2012, conta 378 soci. Ambiti di attività  Rigenerazione urbana – Progetti educativi sperimentali   Consulenza e formazione – Welfare e inclusione sociale.   Community engagement – Coworking   Comunicazione, Marketing – Ristorazione sostenibile   Produzioni audio-video. Approccio   Capacity building per valorizzare le competenze e le attitudini di una persona e di un gruppo di lavoro.   Learning by doing per integrare la formazione con momenti di workshop e applicazione.   Design dei servizi e co-creazione per lavorare e progettare con l’utente finale.   Comunicazione partecipata, inclusiva, condivisa.

Cò d’Enza società cooperativa sociale ONLUS (tipo A sub B) nasce nell’agosto 2013 identificandosi sin dall’inizio con il territorio della Bassa Est Parmense, in particolare con le località di  Sorbolo, Mezzani, SanPolo e Colorno, per un bacino di utenza di circa 27.000 abitanti. La scelta di costituire una cooperativa sociale scaturisce dalla coscienza civica di fornire risposte in termini occupazionali e di servizi alle comunità locali, avviando un progetto di “Economia di Comunione” e di “Welfare Rigenerativo”. Tra gli obiettivi che hanno spinto diverse famiglie a creare questa cooperativa c’è, ad esempio, la necessità di riaprire la Casa di Riposo di Coenzo.

Il tratto distintivo della Cooperativa Cò d’Enza è l’assunzione di personale inoccupato residenti nei Comuni di Sorbolo e Mezzani, dando la priorità ai giovani genitori. Ad oggi nella Cooperativa lavorano 40 persone, all’80% donne; i 19 soci lavoratori hanno un’età media di 45 anni e sono tutte persone del territorio precedentemente inoccupate. Anche i 21 occupati non soci provengono da esperienze di mancata occupazione, hanno un’età media di 32 anni e 6 di loro sono stati inseriti ai sensi della legge 68/1999.

Attualmente la Cooperativa Cò d’Enza è impegnata nella gestione di tre strutture socio-assistenziali per un totale di 40 ospiti (Case di Riposo per anziani Villa Amadei e Villa Amadei Mezzani; appartamento ponte per situazioni di violenza di genere). Inoltre Cò d’Enza gestisce il Centro Accoglienza Straordinaria (C.A.S.) del progetto “Mare Nostrum” con 25 beneficiari dislocati in tre diverse sedi e si occupa di inserimento lavorativo (ex legge 68/1999) nella gestione del centro pasti Villa Amadei per la fornitura di scuola materna e centro diurno e nel laboratorio Disgelo – Gelateria Sociale.

Per quanto riguarda il futuro, Cò d’Enza si sta concentrando sullo sviluppo di tre progetti. Progetto “Disgelo Food”, formazione e inserimento lavorativo di fasce svantaggiate o con fragilità nel settore del Food in tutte le sue sfumature. Progetto “RelaxPo”, riconversione e riqualifica del territorio a scopo turistico ricettivo. Progetto “Resto a Casa”, inserimenti e supporto abitativo di adulti autosufficienti in collaborazione con i servizi socio-assistenziali. Progetto di regolamentazione per badanti. Nel 2016 la Cooperativa si è aggiudicata il premio provinciale “Luisa Sassi” per il forte impegno sulla legge 68/1999. E’ diventata un punto di riferimento per le Amministrazioni comunali che vi trovano una risposta positiva, e spesso risolutiva, per le varie problematiche sociali. Infine per progetti specifici con disabili e minori, Cò d’Enza collabora con Polisportiva Free Time Asd.

Soles Tech Soc. Coop. è una cooperativa di produzione e lavoro con sede a Forlì costituita dai dipendenti della ex Soles Srl divenuti soci lavoratori; si tratta di un’azienda specializzata, oltre che nell’edilizia tradizionale, nelle nuove costruzioni e nel restauro, anche nell’esecuzione di fondazioni profonde, nel consolidamento, sollevamento e isolamento sismico di edifici e manufatti, nella realizzazione di piani interrati al di sotto di edifici esistenti e di paratie di contenimento scavi, nella realizzazione di serbatoi pensili per acqua, costruiti a terra e quindi sollevati con la contemporanea realizzazione del fusto, l’ultimo dei quali è stato recentemente ultimato nella base militare statunitense di Sigonella (CT).

Acquisendo l’azienda della Soles, la Cooperativa Soles Tech rappresenta un esempio di workers byout nel quale si sono mantenute e valorizzate l’esperienza e il know how acquisite in tanti anni di attività dai soci della nuova impresa. Soles Tech utilizza i brevetti nazionali e internazionali ed il marchio Soles. Oltre ad eseguire in Italia opere di consolidamento fondale e costruzioni di palificate tramite le proprie tecnologie brevettate, Soles Tech è attualmente impegnata nei lavori di messa in sicurezza degli edifici lesionati dal terremoto in Emilia del 2012. In particolare a Mirandola (Mo) la Cooperativa sta svolgendo l’intervento di isolamento sismico mediante sollevamento del Condominio “Le Torri” (1.200 mq di pianta, 7 piani, 12mila tonnellate di peso) e del Condominio “Posta” (350 mq di pianta, 6 piani, 3mila tonnellate di peso) sollevando gli edifici per un’altezza di circa 60 centimetri tramite un sistema di martinetti idraulici gestiti da un software di controllo. Soles Tech installa al di sotto di essi degli isolatori sismici di ultima generazione che consentono di separare gli edifici dal suolo mettendoli definitivamente al riparo dalle conseguenze di eventuali ulteriori terremoti.

Il sistema brevettato di sollevamento ed isolamento sismico (oltre alle tecniche più tradizionali di adeguamento e miglioramento strutturale) è proposto da Soles Tech anche nelle zone del Centro Italia colpite dal Sisma dell’estate 2016 e potrà trovare grande diffusione anche per l’applicazione del cosiddetto “Sisma Bonus”, il nuovo sistema di incentivazione fiscale degli interventi di miglioramento e adeguamento sismico degli edifici esistenti, introdotto con la Legge di Bilancio 2017. Soles Tech sta sviluppando inoltre significativi rapporti commerciali anche all’Estero (e, in particolare, nel Medio Oriente e nei Paesi Bassi), per la diffusione delle proprie tecnologie brevettate nel campo della prevenzione sismica e del consolidamento strutturale e fondale dei fabbricati. Soles Tech Società Cooperativa oggi ha un fatturato di circa 2,5 milioni di euro e occupa 17 lavoratori. L’obiettivo è quello di arrivare a 30 lavoratori e incrementare sensibilmente il fatturato.

 Bologna, 1 giugno 2017

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