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La saga vichinga raccontata a tavola: a Milano ogni mercoledì

La saga vichinga raccontata a tavola: a Milano ogni mercoledì

Ogni mercoledì da Valhalla due esperti in costume intratterranno gli ospiti per una cena dalle 20 alle 21 a 15 euro con un argomento diverso

Chi è incuriosito dalla cucina vichinga, ne conosce le radici storiche? Chi vede la nuova serie di Vikings sa da dove prendono spunto tutti gli eroi che vengono raccontati? Quanti di voi conoscono la mitologia norrena come quella greca o romana? Ogni mercoledì da Valhalla due esperti in costume intratterranno gli ospiti per una cena dalle 20 alle 21 a 15 euro con un argomento diverso (un focus su un personaggio della mitologia nordica con vicende, film e curiosità; la figura della donna nella comunità; i riti propiziatori, i sacrifici; la caccia e la vita sociale; cosa ci rimane di scritto dagli storici; conquiste e sconfitte; i miti più importanti). Nella cifra è compreso 1 calice di vino, o idromele o un boccale da 0,65 di birra, in accompagnamento ad una degustazione di vari assaggi di cucina vichinga. Si potranno comprare anche dell’oggettistica artigianale nordica come corni da bevuta, monili e altro.

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Il calendario fino a fine marzo:

5 febbraio: Il Valhalla: i segreti, misteri e aneddoti del paradiso dei Vichinghi

12 febbraio: La forgiatura delle spade vichinge: si racconteranno le caratteristiche delle armi vichinghe e le differenze con quelle celtiche, come e quando venivano utilizzate

19 febbraio: replica Il Valhalla

26 febbraio: replica forgiatura delle spade vichinghe

4 marzo: Loki, il dio più enigmatico della mitologia norrena, si racconteranno diversi aneddoti e curiosità su questa divinità

11 marzo: Principali riti vichinghi: quali erano quelli più utilizzati, dai sacrifici alle divinazione, con diverse curiosità

18 marzo: replica sul dio Loki

25 marzo: replica sui riti vichinghi

Valhalla Milano: Nella prima sala del ristorante, la più sfarzosa e quella visibile anche dalla strada, viene messo in scena il paradiso vichingo di Valhalla: si trova un salone maestoso del mondo divino di Odino, dove ogni giorno va in scena un sontuoso banchetto. Qui elmi dorati di eroi caduti in battaglia si contrappongono a stilizzati scudi neri, specchi e finestre di mondi lontani, popolando le pareti di presenze che si raddoppiano e annullano a vicenda. I commensali sono attorniati da una storia con molteplici sfaccettature, dove ogni elmo realizzato a mano aggiunge un dettaglio grazie alle imperfezioni della materia, dove ai sogni paradisiaci della gloria ultraterrena si mescolano le ferite di guerra, materica quanto razionale, come suggerito dagli ordinati tubi d’ottone che, come lance, scendono dal soffitto ad illuminare i tavoli. Protagonista di questa prima sala è il social table, entrando sulla destra, novità del ristorante ed elemento fondamentale per condividere appieno lo spirito cameratesco degli eroi nordici.

E così, dal lustro del Valhalla, si accede al bosco scuro, luogo di sperimentazioni, riti, perdite e sacrifici per il popolo vichingo, varcando un restringimento dello spazio sormontato da un’imponente arco che conduce nel mondo privato della natura. La sfarzosità dell’oro viene meno e al blu si mescolano i colori del nero, dei carboni, e quelli di un sottobosco in penombra, casa di muschi, licheni e radici. Gli spazi per il pasto sono più raccolti, meno conviviali e condivisi, delimitati da tende o circondati da paesaggi immaginati su tessuti che sfarfallano e vibrano a ogni movimento dell’aria.

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Da questi luoghi magici e misteriosi prende forma il tema del viaggio e del sogno di una meta, uno degli elementi fondanti della cultura dei vichinghi, tra i primi esploratori del mondo con un tuffo nell’ignoto, che porta dal corridoio al bagno di ghiaccio. Da lontano, la luce di un orizzonte ribaltato investe gli spazi superando spigoli e superfici, simulando un’aurora che non si spegne mai, delimitando uno spazio di servizio le cui proporzioni e lunghezze vengono distorte alla percezione. Al centro di questi tre luoghi tematici vi è il divino, che prende forma negli spazi della cucina che si configura ora come un monolite al contempo magnetico ed inquietante, un volume composto da superfici nere specchianti che unifica, accosta e mette in relazione le parti del tutto.

Ristorante Valhalla: Valhalla è il primo ristorante vichingo in Italia, si colloca a Milano in via Ronzoni 2 a pochi passi dalla Darsena. Una proposta decisamente proteica per i moderni vichinghi: selvaggina cotta alla brace o trattata con la tecnica della bassa temperatura per quella è stata scelta come “la brace degli dei” milanese. Un’approfondita ricerca sull’alimentazione delle antiche popolazioni nordiche, reinterpretata in chiave moderna hanno portato alla definizione della carta di Valhalla: il focus è sulla selvaggina, che veniva cacciata tutto l’anno e sui pochissimi capi che erano allevati e uccisi poco prima dell’inverno, perché non sarebbero sopravvissuti alle temperature così rigide, come i vitelli, maiali e agnelli. La cottura era effettuata con le braci o bollita, che oggi viene riproposta con le tecniche del ventunesimo secolo.

Ogni piatto del ristorante Valhalla, il paradiso dei guerrieri valorosi del nord, ha un divertente nome vichingo che richiama una leggenda della saga norrena vichinga. L’idea è di due giovani imprenditori: Igor Iavicoli (33 anni) e Milena Vio (29 anni), già gestori del Vinyl Pub in zona Isola, appassionati di mitologia nordica. Anche il logo, ripreso dal mitico Valknut, o nodo di Odino, rappresentato con tre triangoli intrecciati, è un cameo dei nove mondi mitologici norreni. In sala Diego Borella, 32 anni, seleziona idromele, birre artigianali e piccoli produttori di vino italiani e in cucina lo chef Mauro Molon, 34 anni, con importanti esperienze in hotel di lusso.

I Piatti: Tra i piatti più iconici di Valhalla, che per questo menu sono tratti dalla leggenda di Sigfirdo e Brunilde, sono sicuramente Sigfrido, ovvero il carrè di cervo; Hjalprek il carpaccio di manzo, pomodori confit, scalogno glassato e maionese affumicata; Gunther le back ribs di manzo irlandese; Starkadr il Tomahawk irlandese (per due persone o per i più valorosi); Noatung, le cosce d’anatra francesi con verdurine dell’orto. Un menu stagionale che cambia frequentemente senza dimenticare le proposte di pesce e vegetariane anche per chi non ama la carne.

Pietro Spoto: Fondatore e Art e creativ director di studioliquido, laboratorio di ricerca visiva, che sviluppa e realizza elementi scenici e mobili, installazioni praticabili, luoghi pubblici e commerciali. “Sono un artista e non un architetto” ci tiene a precisare Spoto, il cui approccio metodologico si basa su una approfondita analisi del contesto e su un successivo lavoro di osservazione e di ascolto, costruendo una sinergia tra i soggetti coinvolti nelle diverse fasi della ricerca. Ha sviluppato progetti installativi nei settori della moda e del design, collaborando per diversi anni con Maison Martin Margiela, Cerruti Baleri, Paolo Pecora Milano. Ventennale esperienza come consulente per gallerie d’arte private come Zero, Giò Marconi Milano e con spazi no profit come Fondazioni Mudima, DOCVA, Viafarini, quest’ultimo come creative direction, realizzando così un’esperienza diretta nel il mondo delle arti visive e performatiche.

Gli orari di Valhalla: Dal lunedì al sabato dalle 19 alle 23. Valhalla, la brace degli Dei via Gaetano Ronzoni 2, Milano +39 0284041503

03 Febbraio 2020

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