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L'ex area Macevi risorge come parco Cadoro a Mogliano esempio virtuoso di collaborazione pubblico - privato

L’ex area Macevi risorge come parco Cadoro a Mogliano esempio virtuoso di collaborazione pubblico – privato

Sviluppo sostenibile, Rigenerazione urbana e Innovazione sociale. Ne parlano tutti, noi abbiamo provato a realizzare un sogno

“Vi aspettiamo domani quando verrete a fare la spesa, abbiamo bisogno della vostra conferma sul fatto che abbiamo lavorato bene”. E’ l’espressione conclusiva dell’intervento di Cesare Bovolato, presidente di Cadoro, nel suo intervento di apertura della cerimonia di inaugurazione che si è svolta ieri, a Mogliano Veneto, del nuovo superstore della sua catena, ora a quota 24 punti vendita. Un taglio di nastro, soprattutto, che ha aperto uno spazio urbano rigenerato e che più di ogni altra possibile soluzione rappresenta un grande esempio di collaborazione fra imprenditoria privata e amministrazione pubblica. Iconica la grande “chiave rigenerata” consegnata dalla famiglia Bovolato al Sindaco Bortolato, con la quale aprire idealmente il parco alla comunità moglianese “che sarà per sempre vostro” come ha sottolineato il presidente Cadoro rivolgendosi ai cittadini.

Piantumazione Quercia con Assessore Regione Veneto Corazzari, Sindaco Bortolato e Cesare Bovolato

Si tratta di un nuovo punto vendita che si inserisce nell’area nota come “ex Macevi”, spazio fino a pochi mesi fa degradato e al centro di molte discussioni su varie ipotesi di riqualificazione e che oggi è un ambiente di 41.300 metri quadrati restituito alla città ed alla fruizione dei residenti. Il supermercato ha una superficie di vendita di 2.500 metri quadrati ed è dotato di 400 posti auto, soltanto per la metà riservati ai clienti, contornati da marciapiedi e piste ciclabili immerse nel verde grazie anche alla messa a dimora di 150 piante autoctone ad alto fusto fra cui olmi, carpini, betulle e querce.

Questo tramite l’impegno di professionisti di tutti i tipi, ha ricordato Bovolato, come ingegneri, architetti e paesaggisti che hanno lavorato su un disegno nato da un concorso di idee. Una “avventura intellettuale”, l’ha definita Bruno Barel, avvocato e professore trevigiano da molti anni concentrato sui temi della riqualificazione di paesaggi alterati da un’urbanizzazione sbagliata o superata, attraverso la quale un’area acquistata all’asta da un precedente fallimento è diventata un “paesaggio urbano di architettura contemporanea. Non, cioè, uno spazio che ospita uno scatolone dentro il quale c’è un supermercato. Il Veneto ha una parola d’ordine, quella della rigenerazione urbana – ha detto Barel – e qui la si è interpretata in modo concreto, al punto che l’intervento inaugurato oggi va considerato un modello per tutta la regione”.

Tema ripreso anche dall’assessore regionale veneto all’Urbanistica, Cristiano Corazzari. “Fino a pochi anni fa avevamo un modello di sviluppo su base speculativa fondato su previsioni di continuo aumento demografico – ha ricordato – ma così non è stato. Ora il Veneto ha una popolazione con esigenze e fragilità diverse e se vogliamo che questa continui ad essere una regione all’avanguardia occorre tenerne conto ed essere capaci di reinventarsi avendo come base altri schemi di crescita”

Il presidente di Unioncamere Veneto, Mario Pozza, da parte sua ha detto di ritenere non sia un caso se grandi catene estere della distribuzione organizzata ora stanno ripiegando, probabilmente non riuscendo ad interpretare il “legame fra territorio e famiglia, fondamentale per imprese e per la nostra gente. Con il Cadoro di Mogliano – ha evidenziato – non si porta la gente fuori dal paese ma si compie un investimento in un centro storico dimostrando di credere in quella socialità che nei poli commerciali non può realizzarsi”.

La questione di un dialogo possibile fra il commmercio storico moglianese e la nuova area è stata, infine, un tratto centrale nel saluto del nuovo sindaco, Davide Bortolato. “Il commercio tutto deve fare alleanza, e questo investimento di una famiglia moglianese a Mogliano – ha concluso – permette di risolvere, con la sua valenza di rigenerazione, uno dei diversi buchi neri che questa città deve superare”.

Al termine della cerimonia, conclusa con la piantumazione di una quercia, simbolo di longevità, e l’innaffiatura della stessa con l’acqua, simbolo per eccellenza della vita, si è proceduto al taglio della torta e al bridisi di rito con le immancabili bollicine di Prosecco. All’apertura delle porte, la ressa per entrare a scoprire anche l’interno del nuovo punto vendita che annunciava importanti novità, non disattese. Tra queste sicuramente la presenza di sei cuochi per la gastronomia, il ‘sushi alla veneta’ pesce crudo marinato aromatizzato con agrumi e spezie, l’avvio di una filiera cerficata di pane bio per il panificio interno e la pasticceria con la possibilita di ordinare torte personalizzate.

Mogliano Veneto, 28 giugno 2019

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