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Granarolo premiata per il Bilancio di Sostenibilità: esempio di trasparenza e chiarezza

Granarolo premiata per il Bilancio di Sostenibilità: esempio di trasparenza e chiarezza

L’analisi del Centro Studi Consumerlab, promossa assieme a Codacons e Comitas, ha identificato le aziende più meritevoli inserendole nel Future Respect Index 2018

 

Granarolo S.p.A. – uno dei maggiori operatori agro industriali del Paese a capitale italiano – annuncia che il Bilancio di Sostenibilità è stato scelto dal Centro Studi Consumerlab, che vede tra i promotori Codacons e Comitas, e inserito nel riconoscimento Future Respect Index 2018, che segnala presso i consumatori i Bilanci di Sostenibilità più chiari ed efficaci. L’analisi ha preso in considerazione 537 Bilanci di Sostenibilità e 40 sono le aziende selezionate. Le associazioni di consumatori che hanno fatto la valutazione hanno premiato Granarolo per come ha evidenziato una gestione d’impresa rispettosa del futuro, sensibile al bene comune, attenta all’interessegenerale e rivolta alla coesione sociale, riconoscendola come un esempio di trasparenza.

Le imprese oggi sono in grado di analizzare i modelli di comportamento dei singoli consumatori, ma anche i consumatori possono osservare il comportamento delle imprese per trarre elementi sempre più determinanti per le loro scelte: questo è il compito del Centro Studi Consumerlab, promosso da Markonet, società che da oltre 10 anni, insieme a diverse Associazioni di Consumatori, analizza i comportamenti delle imprese nei riguardi del mercato in generale e dei consumatori in particolare. Cosumerlab ha come obiettivo di fondo la promozione della Sostenibilità e dell’Economia Circolare: raccoglie informazioni per innescare un circuito positivo in cui la Sostenibilità venga posta alla base tanto delle attività produttive quanto delle scelte di consumo, avvalendosi della collaborazione di esperti volontari, provenienti principalmente dal mondo professionale consumeristico.

Meno acqua, meno antibiotici, meno emissioni, meno diserbanti, più diritti per chi lavora, più trasparenza sull’origine, meno plastica, passando per una remunerazione decorosa del lavoro dell’imprenditore agricolo. Su questi aspetti si basa il percorso avviato da Granarolo per rafforzare la sostenibilità della più grande filiera del latte in Italia, rendicontata nel Bilancio di Sostenibilità, giunto alla sesta edizione. Per farlo, Granarolo ha tenuto conto dei bisogni e delle aspettative di tutti gli stakeholder, attraverso una loro chiara identificazione, mappatura e ascolto, secondo le indicazioni dello Standard Internazionale AA1000–Stakeholder Engagement Standard.

L’impegno di Granarolo rendicontato nel bilancio di sostenibilità evidenzia gli obiettivi che il Gruppo intende raggiungere nel 2018 in termini di sicurezza alimentare, miglioramento della nutrizione, promozione di un’agricoltura e di modelli di produzione sostenibili. Il Gruppo ha individuato alcune tematiche “material” considerate rilevanti per un’azienda agroalimentare e per i propri stakeholder esterni, collegate ai 5 (su 17) sustainable development goals (SDG), verso i quali si sono impegnati 193 paesi aderenti all’ONU:

Sconfiggere la fame (goal 2)
Salute e benessere (goal 3)
Lavoro dignitoso e crescita economia (goal 8)
Consumo e produzione responsabili (goal 12)
Pace, giustizia e istituzioni solide (goal 16)

Nel corso del 2018 è stata ridefinita la matrice di materialità ed è in corso un nuovo momento di ascolto degli stakeholder a 360°. Il nuovo Bilancio di Sostenibilità che verrà presentato a fine maggio darà conto di questo aggiornamento e dell’estensione del perimetro di osservazione conseguente alle recenti acquisizioni in Italia e all’estero. “Il Gruppo – dichiara Gianpiero Calzolari, Presidente di Granarolo – sta lavorando da anni ad un modello di filiera sostenibile dove mondo agricolo e di trasformazione sono impegnati nei confronti delle nuove generazioni: da una parte Granlatte con i suoi allevatori, veri custodi del territorio, che devono sviluppare sempre nuove competenze per produrre nel rispetto del benessere animale e in armonia con l’ambiente, dall’altra Granarolo, che deve e dovrà sempre più dare valore alle materie prime, venendo incontro ai nuovi bisogni dei consumatori, offrendo loro un cibo più buono e più giusto.

Il premio ci fa piacere perché è un importante riconoscimento di questo impegno da parte di coloro ai quali ci rivolgiamo, i nostri consumatori”. “Si parla tanto e spesso a sproposito di filiera – aggiunge Calzolari -. “La filiera viene talvolta relegata a estemporaneo strumento di marketing. La filiera presuppone uno scambio mutualistico, un contratto di lungo periodo, una consuetudine di condivisione quotidiana degli obiettivi comuni dalla azienda agricola al consumatore, passando per l’industria di trasformazione. Noi siamo filiera sostenibile e attraverso piani di sviluppo importanti e rendicontati annualmente identifichiamo sempre nuovi progetti. Il Bilancio di Sostenibilità rappresenta e rappresenterà sempre più lo strumento per darne conto”.

Gruppo Granarolo. Il Gruppo Granarolo, uno dei principali player dell’agroalimentare italiano, comprende due realtà diverse e sinergiche: una cooperativa di produttori di latte – Granlatte – che opera nel settore agricolo e raccoglie la materia prima – e una società per azioni – Granarolo S.p.A. – che trasforma e commercializza il prodotto finito e conta 14 siti produttivi dislocati sul territorio nazionale, 2 siti produttivi in Francia, 3 in Brasile, 1 in Nuova Zelanda, 1 in Regno Unito. Il Gruppo Granarolo rappresenta così la più importante filiera italiana del latte direttamente partecipata da produttori associati in forma cooperativa. Riunisce infatti circa 700 allevatori produttori di latte, un’organizzazione di raccolta della materia prima alla stalla con 70 mezzi, 720 automezzi per la distribuzione, che movimentano 850 mila tonnellate/anno e servono quotidianamente circa 50 mila punti vendita presso i quali 20 milioni di famiglie italiane acquistano prodotti Granarolo.

La missione del Gruppo all’estero è di esportare la tradizione di prodotti Made in Italy, anche uscendo dal perimetro dairy. Granarolo ha infatti diversificato il proprio portafoglio negli ultimi anni. Il Gruppo si avvale di controlli qualità esterni svolti da enti di certificazione internazionale qualificati e garantiti dall’International Food Standard (IFS), dal British Retail Consortium (BRC) e dall’EU Organic Food Certification (CCPB). Dal 2002, il processo produttivo è certificato dal sistema di gestione qualità ISO 9001. Il Gruppo Granarolo conta 3.030 dipendenti al 31/12/2018. Il 77,48% del Gruppo è controllato dal Consorzio Granlatte, il 19,78% da Intesa Sanpaolo, il restante 2,74% da Cooperlat. Nel 2018 il Gruppo ha realizzato un fatturato di oltre un miliardo e 300 milioni di Euro.

A fine maggio il nuovo Bilancio di Sostenibilità sarà presentato e reso disponibile sul sito 

GruppoGranarolo

Bologna, 1 aprile 2019

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