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Straordinaria la resilienza della cooperazione agricola

Straordinaria la resilienza della cooperazione agricola

Olivero (MIPAAF):  Senza questa rete e questa capacità imprenditoriale di valorizzazione dei prodotti non avremmo tenuto

“Dal Rapporto 2016 emerge la straordinaria resilienza della nostra cooperazione. Siamo di fronte a un comparto che, a fronte di una riduzione di fatturato, ha una seppur lieve crescita di occupazione. Non è un dato normale nel mondo economico e lo sappiamo perfettamente. Ci troviamo di fronte invece alla capacità straordinaria della cooperazione di trovare soluzioni adeguate nei diversi comparti e di affrontare anche crisi drammatiche talvolta con intelligenza e capacità di fare rete”.

Lo ha detto oggi a Roma il viceministro delle Politiche agricole, Andrea Olivero, nel corso della presentazione del Rapporto 2016 della Cooperazione agricola italiana, sostenuto dalle quattro Organizzazioni di rappresentanza delle cooperative agroalimentari (Agci-Agrital, Fedagri Confcooperative, Legacoop Agroalimentare e Unicoop).

Osservatorio cooperazione Agricola italiana“Abbiamo toccato con mano in questo anno – ha continuato Olivero – che di fronte a crisi molto importanti, come quella del lattiero caseario, la capacità aggregatrice del mondo della cooperazione e la capacità di valorizzazione delle produzioni, in particolare con produzioni ad alto valore aggiunto e indicazioni geografiche, è stato un punto fondamentale di valorizzazione e di tenuta di un intero comparto produttivo. Qui bisogna rendere merito con nettezza al mondo della cooperazione: senza questa straordinaria rete e questa capacità imprenditoriale di valorizzazione dei prodotti non avremmo tenuto come abbiamo tenuto.

Sia per le vicende più difficili che stanno attraversando alcuni comparti, sia per le più alte soddisfazioni, penso all’export, la scelta cooperativistica è la scelta vincente che può darci i migliori risultati”. Sul fronte dell’export, che si stima arriverà a 6,6 mld di euro nel 2016, Olivero ha sottolineato inoltre come “è la parte del Rapporto che ci da’ più soddisfazioni perché sottolinea la propensione della cooperazione ad accompagnare le nostre imprese all’estero. Un dato importante è come le top imprese riescono a imprimere l’accelerazione rispetto ai numeri assoluti.

Ciò ci deve far riflettere soprattutto in questa fase in cui ci confrontiamo con nuovi mercati per andare sui quali bisogna avere grandi numeri. Noi siamo innamorati del nostro piccolo e bello, dobbiamo però studiare le modalità perché ci possa essere massa critica e lo strumento della cooperazione è l’unico che da questo punto di vista ce lo può garantire fino in fondo”.

Roma, 6 dicembre 2016

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