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Confagricoltura Roma: il punto sulla campagna cerealicola 2017-18

Confagricoltura Roma: il punto sulla campagna cerealicola 2017-18

Si è tenuto il Comitato di Presidenza di Confagricoltura Roma, presieduto da Vincenzo Rota, allargato alle aziende associate cerealicole ed a rappresentanti dell’agroindustria sulla situazione dei cereali

 

E’stato il primo di una serie di incontri per un approfondimento sui vari prodotti coltivati nell’agro romano. A fare il punto sulla cerealicoltura è stato chiamato il responsabile della Direzione Economica e del Centro Studi di Confagricoltura nazionale Vincenzo Lenucci. Si è partiti dalla recente edizione di “Romacereali” (promossa dalla Camera di Commercio) ma anche dal precedente appuntamento sul grano duro, di Confagricoltura con tutta la filiera, a Foggia.

ConfagricolturaLa campagna 2017-2018 per il frumento – ha sottolineato Confagricoltura – si annuncia con una disponibilità sostanzialmente analoga a quella della campagna precedente, grazie al livello degli stock mondiali (+7,5%) che compensano ampiamente il calo produttivo (-2,3%). Il grano duro registra -1,3% a livello mondiale con punte di -29% in Canada, -19% in Usa, -11% in Italia; in controtendenza un forte aumento nei Paesi africani. La produzione di mais, sempre nella campagna 2017-2018, è attesa in diminuzione (-3,1% rispetto alla precedente). In calo anche la produzione mondiale di orzo (-3,2%).

In questo quadro i produttori locali – è emerso nell’incontro di Confagricoltura Roma – stanno cercando di individuare la rotta giusta e recuperare terreno rispetto alla campagna scorsa, toccata dalla forte crisi di prezzi, in particolare per il grano duro, individuando soluzioni innovative con investimenti imprenditoriali rilevanti; anche se non sono poche le incertezze sugli esiti produttivi e commerciali della campagna che si avvia.

Il dibattito promosso da Confagricoltura Roma ha fatto emergere la necessità e l’urgenza di promuovere rinnovati rapporti con gli altri attori di filiera, ad esempio facendo ricorso a contratti pluriennali di coltivazione che aiutino a superare la volatilità dei mercati e con mutuo vantaggio per tutti gli operatori.

Roma, 9 giugno 2017

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